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Cammino Sinodale, giovedì il testo finale delle Proposizioni. Si va delineando il volto della nuova Chiesa

Anche il gruppo guidato dal vescovo Giacomo Cirulli partecipa ai lavori; dopo due giorni di confronto, i primi bilanci in vista del Documento che aggiornerà il volto della Chiesa cattolica italiana

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I partecipanti all'assemblea sinodale delle Chiesa in Italia
Da sinistra: Giusy Verrengia, Carmelina Codella, Vincenzo Filetti, don Luciano Marotta, don Gianluca Zanni, S.E. Mons. Giacomo Cirulli, Cleonice Morone, don Armando Visone, Mariagrazia Nassa

Ampio e vivace dibattito nei 30 gruppi di lavoro che nell’Assemblea sinodale delle Chiese in Italia in corso a Roma in questi giorni. Nella giornata di ieri, dopo la messa in San Pietro, hanno preso il via i confronti e proseguiranno oggi per dare vita ad un corpus di Proposizioni e poi ad un documento che verrà consegnato ai Vescovi italiani che si riuniranno in maggio, da cui scaturirà il Documento per il cammino della Chiesa italiana per i prossimi anni.
Partecipano ai lavori anche il vescovo Mons. Giacomo Cirulli e i delegati delle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, partiti insieme per Roma lunedì mattina. Sono 1008 in totale i partecipanti, di cui: 168 Vescovi, 7 Cardinali, 252 sacerdoti, 34 religiosi, 17 diaconi, 530 laici (di cui 253 uomini e 277 donne). Il nuovo testo delle Proposizioni  – ha reso noto mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, nel briefing di ieri in Aula Paolo VI – verrà votato dall’assemblea giovedì prossimo, a conclusione dei lavori, e poi diffuso, con i rispettivi voti. Nelle due sessioni di lavoro di oggi ci sono stati 80 interventi nella prima sessione, di cui 28 pronunciati e il resto consegnati per iscritto, e 75 interventi nella seconda sessione, di cui 23 pronunciati. “Convergenza”: è questa, per don Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei, la parola d’ordine da tenere presente per le due mezze giornate dei lavori di gruppo, in cui occorre “individuare gli elementi di priorità” su cui sta confluendo il cammino sinodale. “La Chiesa – ha spiegato – non è un Parlamento: stiamo lavorando per trovare convergenze. Le Proposizioni non sono il punto finale, ma ognuna di esse è come una finestra che si apre su un panorama”. “Non c’è nessun documento nel cassetto, scritto e nascosto”, ha assicurato mons. Valentino Bulgarelli, segretario del Comitato nazionale del Cammino sinodale: “Stiamo cercando di scrivere un testo insieme, ed è la prima volta in Italia che si lavora in questa maniera sinodale”. “Il metodo è inedito”, ha confermato Castellucci, “ma non siamo in alto mare: tutti questi quattro anni di cammino sinodale sono trascorsi tra alti e bassi. Ci sentiamo a largo, come dice Gesù, cioè sentiamo di navigare in acque non tropo esplorate, e per questo confidiamo nel vento dello Spirito Santo”. Oggi pomeriggio alle 15.30, i partecipanti si ritroveranno in Aula Paolo VI da dove  – dopo un momento di riflessione con la testimonianza di don Claudio Burgio, della mamma di Sammy Basso Laura Lucchin e di una coppia di missionari – partirà il pellegrinaggio giubilare verso la basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 sarà celebrata la messa.

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