Dopo un tempo di pausa riprendono le attività del Guardaroba “Peter Pan” della Caritas della Diocesi di Alife-Caiazzo ubicato in una sala dell’Episcopio a Piedimonte Matese. Il martedì e il giovedì, dalle 10.00 alle 12.00 alcuni volontari sono disponibili verso chi ha bisogno, per sé o le persone di cui si prende cura, a mostrare il vestiario e gli accessori presenti negli scaffali e soddisfare l’esigenza di singoli o famiglie che vivono una storia o un momento di povertà e disagio. L’obiettivo è offrire un aiuto, rispondere al diritto alla dignità di ogni essere umano e soprattutto realizzare la carità che risponde all’invito di Gesù Cristo racchiuso nella frase ‘l’avete fatto a me’ che ricorda a tutti i credenti il valore del servizio, della vicinanza a chi soffre e attende aiuto.
Si tratta di un servizio gratuito, fondato sulla qualità dei beni a disposizione (perché la dignità si conferisce portando rispetto all’altro): abbigliamento, biancheria intima, calzature ed accessori sono nuovi o in ottimo stato di conservazione, ma in ogni caso puntualmente controllati e visionati per verificarne lo stato di conservazione in deposito. Bambini, giovani, adulti: ci sono sufficienti capi per soddisfare le esigenze di tutti e in tutte le stagioni, come spiega il video promozionale diffuso alcuni giorni fa dalla Caritas diocesana; si va infatti dall’abbigliamento casual ad indumenti specifici a seconda delle circostanze come abiti da lavoro o da cerimonia. Provengono tutti da donazioni private, da negozi che hanno cessato l’attività, ma anche da sequestri della Guardia di Finanza che, previo disbrigo dei passaggi legali obbligatori, li mette a disposizione per soli fini benefici.
“Moltiplicare il bene ricevuto e permettere a quante più persone di beneficiare del nostro servizio”, spiega il direttore della Caritas di Alife-Caiazzo don Alessandro Occhibove che insieme alla sua equipe di collaboratori ha scelto di condividere il Guardaroba “Peter Pan” con le Caritas delle Diocesi di Teano-Calvi e di Sessa Aurunca (le due diocesi unite in persona episcopi a quella di Alife-Caiazzo), di Capua e di Isernia-Venafro alle quali sono stati donati capi di abbigliamento, calzature e ausili sanitari per rispondere alle esigenze venute da quei territori; tra le donazioni anche alcune alla Pastorale sanitaria della Diocesi che opera principalmente presso l’Ospedale civile “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese. “La condivisione e la comunione sono il nostro primo impegno; il confronto e il dialogo sono motivo di crescita umana e spirituale. Il Vangelo ci chiede di non voltare le spalle, di farci dono per ogni fratello nel dolore. È un percorso che si costruisce giorno dopo giorno a partire da una priorità: l’ascolto verso tutti”, conclude don Alessandro.
Sono in tutto 10 gli interventi attivati con il Guardaroba negli ultimi 15 giorni ma la riapertura e il potenziamento di questo servizio (presente in Diocesi da circa 10 anni) punta al coinvolgimento sempre crescente delle parrocchie e di quanti in esse si occupano di carità perché soltanto chi si mette in ascolto, da vicino, del respiro affannato dei propri fratelli può essere in grado di agire per essi; e chi percorre le strade dei nostri paesi è veramente sentinella del grido di fame e di bene di molte famiglie. Una Chiesa veramente missionaria si costruisce vivendo la comunità e in essa la fraternità, come più volte ha sottolineato don Alessandro nei recenti incontri presso le Caritas parrocchiali dove – invitato dai parroci – sta portando un contributo formativo a quanti desiderano impegnarsi per amore del prossimo.
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Caritas diocesana, riapre il Guardaroba “Peter Pan”. Donazioni anche fuori territorio: don Alessandro Occhibove, “moltiplichiamo il bene ricevuto”
Dieci gli interventi attivati negli ultimi 15 giorni: disponibile vestiario per tutte le stagioni, biancheria intima, calzature ed accessori nuovi o in ottimo stato di conservazione. Collaborazioni anche con le Caritas di Teano-Calvi, di Sessa Aurunca, di Capua e di Isernia-Venafro