
Teano si prepara a vivere la 41° edizione della Via Crucis, come da tradizione il Martedì Santo (quest’anno il 15 aprile) lungo le rampe dell’ex ospedale cittadino alle 20.30 con la partecipazione del vescovo Mons. Giacomo Cirulli.
Protagonista della sacra rappresentazione della passione e morte di Cristo, il Gruppo Scout Teano 1 che da sempre ne cura l’organizzazione e l’animazione; la novità di quest’anno è data dalla partecipazione ai contenuti di alcuni detenuti della Casa Circondariale “Gian Battista Novelli” di Carinola: “accompagneremo Cristo sulla via del Calvario, con la voce “rauca” di alcuni uomini che abitano il mondo delle carceri”, spiegano i Capi del Gruppo Scout sidicino. “Attraverso le loro storie e le loro esperienze raccontate in prima persona, sarà l’occasione per assistere ancora una volta al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo che nonostante bene e male si intreccino inevitabilmente nella Storia e nelle storie di ciascuno di noi, Dio è capace di seminare e far germogliare vita nuova nel solco della vecchia”.
I testi della Via Crucis infatti, raccolti da un volontario che segue il gruppo di catechesi presso l’Istituto di pena di Carinola, sono stati scritti in prima persona, ma danno voce a tanti uomini e donne “che nel mondo condividono la stessa condizione, ma soprattutto condividono la loro volontà di riscatto e di redenzione”.
Già in Avvento, prima di Natale, i giovani Scout del Gruppo Teano 1 sono stati “pellegrini” e portatori di luce presso il Carcere “Novelli”, portando la lanterna con la luce di Betlemme giunta direttamente dalla Terra Santa (secondo una tradizione scout ormai consolidata in tutta Italia e in Europa che vede accendersi tante lampade all’unica proveniente dal luogo della nascita di Gesù); in questa circostanza il Gruppo guidato dai Capi e dall’Assistente spirituale don Luigi Migliozzi, dopo l’incontro con il Direttore Carlo Brunetti e alcune educatrici, partecipava alla Messa presieduta dal Vescovo Giacomo Cirulli e consegnava la luce in segno di pace e di speranza; al termine visitava i laboratori artigianali in cui i detenuti lavorano e vivono una parziale condizione di reintegro sociale (vai all’articolo),
La Via Crucis rappresenta la continuità di un impegno e della vicinanza che il Gruppo ha manifestato già con la prima esperienza al Carcere, e vuole contribuire ad aprire gli occhi e la sensibilità di tutti verso un mondo sconosciuto, privato di sogni e di dignità, che si attendere vicinanza e sostegno. Quella in programma a Teano, quest’anno sarà una Via Crucis “insolita e toccante al tempo stesso”, raccontano ancora i Capi Scout”, come un vero e proprio segno di speranza, ma soprattutto come un dono ci raggiunge, e ci ricorda, come direbbe Papa Francesco, che ‘tutti, anche da condannati, siamo figli della stessa umanità. Quell’umanità salvata e redenta dalla passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo”.