“Mai giudicare un libro dalla copertina”. La lotta alle apparenze vale anche per la cultura, perciò mai fermarsi alla superficie ma avere il coraggio di scrutare tra le pagine, annusare il sapere, scorrere un rigo e poi un altro ancora e trovarci dentro un mondo animato, frutto di ingegno che dal passato al presente unisce generazioni e popoli, tradizione e innovazione. Un monito che si traveste di comicità nella web serie prodotta dalla Fondazione San Bonaventura, girata nella Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino, che verrà presentata in anteprima mercoledì 16 aprile alle 21.00 al cinema Cotton Movie di Piedimonte Matese; proiezione preceduta da un breve documentario dedicato al decennale della Fondazione (2014-2024) girato interamente e Piedimonte Matese.
La biblioteca e i suoi custodi, il ruolo e la vita di un bibliotecario, il frenetico tram tram dietro le quinte e le parole sussurrate nelle sale di consultazione, gli utenti, i ricercatori incalliti, il nuovo che avanza e trasforma le pagine ingiallite in un prodotto di ultimissima tecnologia; i misteri che nascono alcuni testi, e gli occhi curiosi di chi prova a farsene interprete… Tutto questo nel format della Fondazione, che sceglie la web serie (quindi l’universo digitale) come strumento per veicolare la cultura del libro e farlo con linguaggi e sistemi a portata di tutti. Dopo una seconda presentazione al Salone del Libro di Torino il prossimo 17 maggio, le puntate saranno distribuite tramite i canali social della Fondazione.
Con sede nel cuore del centro storico di Napoli presso la biblioteca Fra Landolfo Caracciolo nel complesso francescano di San Lorenzo Maggiore, la Fondazione San Bonaventura fa della salvaguardia, valorizzazione e fruizione dei beni culturali la propria mission spaziando in campi come la biblioteconomia, l’archivistica e la museologia. Promuove eventi culturali, progetti divulgativi, restauri di manoscritti ed opere d’arte, digitalizzazioni di libri antichi, pubblicazioni di testi. All’avanguardia nell’utilizzo di strumenti e tecniche di conservazione e di fruizione della cultura attraverso il supporto del digitale e dell’intelligenza artificiale. Sono bibliotecari, archivisti, giornalisti, docenti, sviluppatori web e designer i soci fondatori, accomunati soprattutto dalla passione per il sapere e dalla premura che esso sia condiviso e partecipato. Uno sguardo particolare ai giovani e ai talenti che la Fondazione coltiva per offrire visibilità e campo d’azione a quanti avviano i loro percorsi di crescita professionale, connessi all’ambito socioculturale, scientifico-divulgativo. Operativa in Italia, ma presente anche nei Paesi più poveri con progetti umanitari, essa collabora con enti pubblici e privati ed associazioni del settore culturale e sociale. Per la Fondazione il Matese è stato incubatore delle prime idee quando dieci anni fa nasceva il progetto San Bonaventura, e – come conferma la serata odierna al Cottone Movie – resta uno dei contesti privilegiati dove arare e seminare cultura.