
Fare cultura, ma insieme. È la proposta che viene dalle Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca tramite la Pastorale della Cultura che nelle scorse settimane ha invitato le associazioni culturali laiche impegnate sui territori a fare rete, a promuovere unitariamente occasioni di crescita sociale e umana attraverso le strade del sapere e della conoscenza, della ricerca e dell’approfondimento culturale. La proposta che arriva nell’anno del Giubileo della Speranza vuole di fatto essere esperienza di speranza attraverso segni concreti finalizzati al bene comune.
Positiva ed entusiasta la risposta di quanti hanno partecipato agli incontri conoscitivi: il primo a Vairano Scalo presso la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano (per le associazioni del territorio di Teano-Calvi) il 5 aprile; il secondo presso l’Episcopio di Piedimonte Matese (per le associazioni del territorio di Alife-Caiazzo) il 12 aprile. A coordinare le riunione don Emilio Salvatore, vicario episcopale per la Cultura, la Formazione e la Comunicazione coadiuvato da don Alessio Leggiero responsabile della Pastorale della Cultura della Diocesi di Teano-Calvi e Luigi Arrigo direttore di Biblioteca e Archivio della diocesi di Alife-Caiazzo.

Buona la prima, come conferma la volontà dei presenti a condividere la propria storia e le esperienze, le idee per le comunità e ad avviare un tavolo permanente di confronto. Se nella Diocesi di Teano-Calvi, la “chiamata” a fare squadra – contesto ecclesiale e laico – ha rappresentato una novità assoluta da parte ecclesiale, in quella di Alife-Caiazzo la gran parte dei partecipanti viene già da una esperienza di collaborazione e di dialogo in occasione di singolari iniziative, ma ad essi si sono aggiunti nuovi volti unitamente positivi sulla proposta. Ma puntare sulla continuità degli appuntamenti e sulla progettualità comune è il passo nuovo e diverso che la pastorale della Cultura intende imprimere al percorso su cui già si intravedono nuovi appuntamenti.
Don Emilio Salvatore, in entrambe le occasioni ha fortemente richiamato il valore dell’associazionismo, capace di aggregare persone (e di ogni età) attorno a ideali e interessi comuni, rappresentando un tessuto sociale che resiste all’individualismo dilagante e spesso rappresenta anche la base solida per la realizzazione di progetti sociali e politici. Il valore del Terzo Settore in Italia resta di fatto struttura portante della società con il suo carico di valori umani, idee, creatività e prossimità.
Fede e impegno culturale si guardano e si incontrano nella volontà comune di generare bellezza e impegno: coltivare le aspettative sarà la sfida del prossimo futuro.