È stato montato il comignolo sul tetto della Cappella Sistina. Ad esso si guarderà durante il periodo del Conclave, fino all’elezione del nuovo papa, il 267° successore di Pietro. È proprio da quel comignolo, infatti, che il mondo apprenderà dell’elezione a partire dal prossimo 7 maggio quando con la Missa pro eligendo romano Pontefice (alle 10.00), e l’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina in processione tutto avrà inizio. Dopo l’”extra omnes” (fuori tutti) pronunciato dal Maestro delle cerimonie, mons. Diego Ravelli i 133 cardinali elettori (due hanno rinunciato per motivi di salute) riuniti in Cappella Sistina procederanno con il voto. Nessuno saprà ciò che accade se non osservando quel comignolo che a seconda delle fumate comunicherà al mondo l’esito del voto: uno strano elemento, quasi stridente con ogni altro strumento di comunicazione nell’era digitale, un invito a coltivare l’attesa (sacra), a tenere gli occhi puntati nell’unica direzione, tutti. Un invito all’unidirezionalità dello sguardo su quel luogo (la Cappella Sistina, appunto) luogo da cui la Chiesa esce rinnovata, pronta a scrivere nuove pagine di Storia insieme a Pietro. Non ci saranno primati tra giornali, radio, social o possibilità di scoop per alcuno: l’annuncio che il nuovo papa è stato eletto raggiungerà l’umanità intera nello stesso momento. E allora cadranno le previsioni e le profezie dei salotti televisivi che in questi giorni sciorinano esperienza di storia ecclesiale e di magistero pontificio (con le dovute eccezioni) sarà per tutti allo stesso momento, giornalisti e lettori, politici, Capi di Nazioni e fedeli di tutto il mondo.
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Conclave: montato il comignolo della Cappella Sistina, nell’era social la notizia più bella arriverà da una fumata bianca
Nell'era della comunicazione veloce ed immediata, ci è chiesto l'impegno di guardare tutti nella stessa direzione per accogliere la notizia dell'elezione del nuovo Papa