Durante lo scorso fine settimana, la Città di Piedimonte Matese ha vissuto il momento più alto della sua devozione mariana, vivendo la festa tradizionale dell’Immacolata della terza domenica di Maggio, che la comunità parrocchiale di Ave Gratia Plena indice ormai da circa due secoli e mezzo, chiamando a raccolta l’intera cittadinanza e vivendola, di volta in volta, con particolare fervore mariano. La festa di quest’anno, sostenuta di consueto da un attivissimo Comitato festeggiamenti e da una programmazione serrata, ha visto fin dal primo giorno di maggio, una serie di eventi e novità, come l’istituzione dell’Associazione Accollatori dell’Immacolata, per il ripristino del trasporto a spalla della Madonna durante le processioni, una Festa conviviale di Parrocchia sotto il Campanile di Ave Gratia Plena e la meritoria iniziativa della Pizza di Beneficenza, per l’istituzione di una Borsa di Studio.

Un nuovo monumento mariano Tuttavia, la Festa di quest’anno ha registrato anche dei fuori programma come l’elezione di Papa Leone XIV, sopraggiunta l’8 Maggio, proprio durante l’inizio del Novenario e soprattutto lo scoprimento della nuova effigie dell’Immacolata, realizzata da Francesco Ciardiello e donata da Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, nel corso della Processione all’Ospedale di sabato 17 Maggio, sul nuovo piazzale dell’Ospedale civile “Ave Gratia Plena”. Presenziando all’inaugurazione, Mons. Cirulli si è cosi espresso: “Sono veramente felice di benedire questa Statua bellissima e ringraziare gli artisti che l’hanno eseguita. Quando si lavorava qui, ho saputo che c’era da riempire uno spazio, ho detto ‘ci penso io’ e credo che la maniera migliore fosse proprio questa, assicurare una presenza spirituale fortissima e necessaria. Immaginate quanti ora verranno qui impauriti e sofferenti ed incroceranno il primo sguardo con quello della Vergine, Madre di Gesù e Madre nostra. Questo era l’intento”. Ringraziando poi i Medici ed il Personale ed esprimendo soddisfazione, per quanto sia gradita l’azione spirituale della Cappellania all’interno della struttura ospedaliera, il Pastore ha spiegato che a spingerlo a donare l’immagine c’è stato anche un secondo motivo “Sapete, la Storia è Storia. Fra dieci, venti, trent’anni, quando io certamente non ci sarò più e ne arriveranno altri, scopriranno che nella Storia di questa Diocesi c’è stato un Vescovo-Medico: questa immagine ricorderà il mio servizio in Ospedale, li dove sono stato fin quando mi sono laureato. Adesso lì rimarrà: quindi, c’è stato quindi una Vescovo-Medico che ha lasciato questo ricordo, frutto di questa sua Storia, quella che Dio ha voluto” ricevendo l’applauso commosso dei presenti e del Direttore sanitario dell’Ospedale, Dr. Gianfausto Iarrobino, che nel ringraziare il Vescovo per il dono ricevuto ha aggiunto come tale atto sia “solo una tappa del percorso di rinnovamento che non avrà mai fine, quello di assicurare alla popolazione di questo territorio un’offerta sanitaria adeguata alle esigenze dei cittadini, avanzata, tecnologica, certificata, confortevole, umana e solidale. Un impegno questo, per noi ancora più doveroso e sentito perché qui, come in altre aree interne della nostra regione, la sanità pubblica è l’unico presidio di salute, sul quale i cittadini possono contare. Un impegno arduo e faticoso, particolarmente sentito dalla Direzione strategica aziendale e dalle forze politiche del territorio, ma che scontra con le enormi difficoltà ad acquisire le risorse umane, atte a garantire livelli assistenziali” e concludendo ha ribadito “Questo ospedale che porta il nome di Maria, in quanto tale, deve essere degno della sua Grazia, per l’accoglienza, per il comportamento, per la disponibilità, per l’ascolto, per la competenza, per la qualità delle cure e per l’amore verso chi soffre e chi ha bisogno. Noi ce la metteremo tutta, perché lei possa esserne fiera e siamo già sulla buona Strada.”
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L’Offerta del Cuore d’Oro Non meno intensa è stata la cerimonia di consegna del Cuore d’Oro della Città che l’Amministrazione comunale offre, fin dal 1950, al termine della Processione cittadina, in Piazza Roma. Prima della consegna, effettuata dalla Consigliera più giovane, Amalia Zoccolillo, la Vicesindaca Prof.ssa Bernarda De Girolamo, ha dichiarato “Affidarsi oggi non è soltanto un atto spirituale ma anche una scelta di valore pubblico: è riconoscere nella figura di Maria un riferimento ideale e culturale che ha attraversato la nostra Storia, diventando simbolo di cura, di dedizione, di servizio al bene comune. (…) Guardare al Cuore di Maria significa per noi volgere lo sguardo ad un modello che ispira il senso di appartenenza, di coesione e di cura del bene pubblico. La nostra città, da sempre legata alla figura dell’Immacolata Concezione, ritrova in questo atto un’occasione per riaffermare valori fondamentali per la convivenza civile, la pace, la giustizia, la partecipazione, il rispetto della persona, la tutela delle famiglie e la solidarietà tra le generazioni” ed affidando ogni ambito della cittadinanza a Maria ha auspicato “che la nostra città possa essere sempre di più uno spazio di dialogo costruttivo, di crescita condivisa, di legalità e di dignità per tutti” mediante questo “gesto collettivo che unisce tradizione e futuro, Fede e civiltà, istituzioni e cittadinanza.”