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Parco nazionale del Matese, le sedi ad Isernia e Piedimonte Matese. Le prime ipotesi sul futuro

Agostino Navarra attuale presidente del Parco Regionale e Nino Lombardi presidente della Provincia di Benevento potrebbero essere tra i membri del Comitato di gestione provvisoria nominati dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

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Alla vigilia della nomina del Comitato di gestione provvisoria spettante al MASE (Ministero Ambiente e Sviluppo Energetico) prevista il prossimo 9 giugno, cresce l’attesa sulla concreta ed operativa vita del Parco Nazionale del Matese, sui nomi di chi ne sarà alla guida e sulla sede, ma esattamente le sedi, perché al vaglio degli addetti ai lavori nei palazzi di Governo ci sono due location da designare.

Se il Molise intravedeva in Bojano (BN) il possibile centro di rappresentanza dell’ente, ora dirotta su Isernia questa possibilità: il capoluogo di provincia, inizialmente fuori dal perimetro del Parco, ora vi rientra per un 16% della superficie e le scelte politiche del momento premierebbero l’unico capoluogo di provincia territorialmente coinvolto in area parco. Piedimonte Matese (CE), tra le città più popolose e con una copiosa percentuale di territorio entro i confini del nuovo Ente sarebbe invece la sede operativa.

Ma non da subito. Cittadini, amministratori locali, provinciali e regionali, nonché organi di Governo, dal prossimo 9 giugno si avviano a vivere l’esperienza di una fase transitoria (quella stabilita dal Decreto del 22 aprile scorso e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 maggio) fino al prossimo Decreto del Presidente della Repubblica dopo che l’intesa assoluta tra le Regioni Molise e Campania e i 54 comuni coinvolti avrà formalmente e definitivamente fissato perimetrazione e zonazione che restano ancora al vaglio di riflessioni e attento studio, nonché fasi di ascolto e confronto tra il territorio e il Governo Meloni. La speranza –  in primis nutrita ai tavoli di lavoro del Ministero dell’Ambiente e coltivata dai maggiori sostenitori locali del progetto “Parco Nazionale” (le associazioni ambientaliste) -, è che tale fase duri il meno tempo possibile affinché l’Ente nazionale abbia presto una solida e precisa identità oltre che concreta e duratura programmazione. Nell’attesa, sarà la sede del Parco Regionale del Matese, attualmente in San Potito Sannitico (via Figulatina), ad ospitare il nuovo Ente.

Sono nove in totale i membri del Comitato di gestione provvisoria che tra non molti giorni guideranno il nuovo Parco, ma ne basteranno quattro, oltre al presidente, perché esso risulti “in servizio” ed operativo. L’articolo 9 comma 4 della Legge 394/1991 sull’istituzione dei parchi prevede che “i componenti del Consiglio Direttivo sono individuati tra esperti particolarmente qualificati in materia di aree protette e biodiversità” in base alla seguente scelta: quattro su designazione della Comunità del Parco, dunque secondo scelte discusse dalle regioni Campania e Molise; uno designato dalle Associazioni di carattere ambientale con rilevanza nazionale; uno designato dal Ministero dell’Ambiente; uno dal Ministero dell’Agricoltura; e uno su designazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Sono due attualmente i nomi più chiacchierati in vista della definizione dell’organico per quanto attiene alle nomine della Comunità del Parco di area campana: ci sarebbe Agostino Navarra, attuale presidente del Parco Regionale del Matese, da un anno alla guida dell’ente e protagonista della delicata fase di lavoro sulla perimetrazione e zonazione firmata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin lo scorso aprile; insistente e determinata la sua azione di sensibilizzazione e promozione della nuova vita che attende il Matese e i suoi abitanti, figura chiave nel dialogo tra cittadini, associazioni di categoria, sindaci, Ministero dell’Ambiente negli ultimi mesi. Con lui potrebbe entrare nel Comitato Nino Lombradi, sindaco di Faicchio e presidente della provincia di Benevento.

Il precedente: nel maggio 2024 l’associazione nazionale Italia Nostra ricorreva al Tar Lazio denunciando l’impasse politica che le due Regioni coinvolte hanno generato diluendo nel tempo la concreta possibilità di nascita dell’ente (la Campania ancor meno operativa del Molise ai tavoli istituzionali) dopo che nel 2017 il Decreto del presidente della Repubblica istituiva l’ente nazionale. Ad accogliere l’esito positivo del ricorso, il MASE che metteva a disposizione le sedi di governo per le urgenti e necessarie intese tra le parti e convenire entro i termini fissati dal TAR alla perimetrazione e zonazione e alle decisioni attese nei prossimi giorni.

Ultima chiamata verso il cambiamento, verso un rilancio sociale ed economico che il Parco Nazionale garantirebbe al territorio come per anni auspicato dai maggiori sostenitori di questa trasformazione: le associazioni locali di tutela e promozione territoriale distribuite tra le due Regioni, costituitesi in Consulta delle Associazioni del Matese, e i diversi colori politici rappresentati sul territorio: precedentemente il PD ai temi del sua maggiore incisività sul territorio, poi dal Movimento 5 Stelle ed Europa Verde; così anche Fratelli d’Italia con azioni ancor più incisive negli ultimi anni collaborando con gli organi di Governo alla lettura del territorio e all’imminente traguardo.

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