
Nel cuore giusto, il libro di Annamaria Tartaglia di Alife (CE) sta già facendo parlare di sé: dopo la presentazione del volume nella città natale della giovane autrice, un nuovo evento per parlarne si è presentato a San Leucio (Caserta) su iniziativa della Pro Loco Real Sito di San Leucio; le prossime tappe saranno a Piedimonte Matese giovedì 12 giugno alle 18.30 in Villa Comunale-Giardini Egg (la locandina) e il 6 luglio nella Biblioteca comunale di Pietravairano. L’autrice, da sempre appassionata di lettura e scrittura porta con sé un consistente bagaglio formativo ed esperienziale come corsi di perfezionamento e laboratori, concorsi e numerosi riconoscimenti alla sua penna che lascia sulle pagine non solo racconti ma anche poesie. Tra i premi dell’ultimo anno segnaliamo soltanto i due letterari nell’evento “Casa Sanremo Writers” nella Città dei Fiori a febbraio 2024. Nel suo percorso anche la promozione ad Alife dell’iniziativa “Borghi della Lettura” di cui è referente.
Nel cuore giusto, edito da PubMe nella collana “Un cuore per capello” (disponibile sugli store digitali) per volontà dell’autrice sostiene alcuni progetti locali di beneficenza per la raccolta di fondi in favore della ricerca medica. Pertanto chi acquisterà il libro in occasione delle presentazioni, darà un aiuto simbolico ma significativo, un segno di presenza e partecipazione ad un più ampio progetto. La profondità del racconto, l’introspezione lenta e silenziosa della protagonista Emma – frutto di un racconto di fantasia – vuole corrispondere nella vita vera ad un’idea autentica di cambiamento e di positività così come la trama del libro.
La storia Emma è una giovane donna alle prese con le prime grandi prove della vita adulta: l’amore, l’amicizia, la realizzazione personale. Al centro della vicenda c’è la sua relazione con Carlo, un legame che oscilla tra passione e delusione, tra desiderio di vicinanza e crescente senso di estraneità. Il loro rapporto, iniziato con promesse e sogni condivisi, è minato da silenzi, distanze emotive e incomprensioni che si fanno sempre più evidenti. Il racconto si sviluppa come un diario intimo, con una voce narrativa che mescola pensieri, emozioni e dialoghi, portando il lettore all’interno di un cuore giovane e confuso, ma in cerca di autenticità. Attorno a Emma ruotano figure fondamentali: Alysea, l’amica di sempre, razionale e presente come una sorella; la nonna Annamaria, rifugio affettivo e fonte di saggezza; Elisa, l’amica che sta per sposarsi, simbolo di un amore che sembra funzionare. Il fulcro emotivo è lo scontro tra l’ideale dell’amore romantico e la realtà delle relazioni imperfette. La storia d’amore tra Emma e Carlo è un saliscendi, un elettrocardiogramma, come lo definisce lei stessa: momenti di tenerezza alternati a dolorose disattenzioni. Quando Carlo parte per Berlino e scompare senza spiegazioni, Emma inizia a prendere consapevolezza del vuoto affettivo che sta vivendo, fino a maturare la forza di non essere più “quella che c’è sempre”.
Dentro ciascun personaggio, l’autrice Annamaria Tartaglia, riflette una profonda esperienza, dal cui intreccio collettivo si dipana la trama fino all’esito finale: Emma è sensibile, riflessiva, spesso sopraffatta dai suoi sentimenti, ma anche determinata a crescere. Carlo è affascinante, ma sfuggente, incapace di custodire davvero il cuore che ha conquistato. Alysea rappresenta la coscienza lucida di Emma, mentre la nonna Annamaria incarna una presenza calda e accogliente. Tutti i personaggi ruotano attorno a una sola domanda: cos’è l’amore vero e come si riconosce?
Sono le domande che restano sospese da parte dell’autrice ma interpellano il lettore e diventano occasione per una piccola introspezione personale.