In restauro l’antico organo a canne della chiesa di San Filippo Neri nella parrocchia di Ave Gratia Plena. Lo scorso aprile lo strumento collocato nella cantorìa, sulla porta d’ingresso, è stato prelevato dalla Bottega Organara Dell’Orto e Lanzini che ne curerà il lavoro di pulitura, di recupero delle parti e il rimontaggio restituendo alla piccola chiesa del 1600 il pregiato strumento del secolo XVIII di scuola napoletana. Il lavoro si inserisce in un progetto 8xMille della Chiesa Cattolica Italiana che grazie a questa modalità di sostegno economico, per la seconda volta interviene sulla medesima chiesa del quartiere Vallata tanto cara alla comunità cittadina: la prima volta fu negli anni 2003-2005 per un’azione di consolidamento e restauro della copertura, delle mura portanti, della faccia, degli interni e delle volte; la seconda volta per una diversa tipologia di progetto (riservato esclusivamente ai restauri di antichi organi) la cui spesa complessiva ammonta a 41.527,50 euro che la Chiesa Cattolica Italiana si impegna a sostenere per il 70%, mentre il rimanente 30% sarà a cura della Parrocchia. Ad occuparsi della fase progettuale e a seguire l’iter dei lavori, l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto.
L’organo. Descrizione e condizioni
Lo strumento è inserito in una cassa in legno di pioppo tinto in tonalità ocra, chiusa da un’anta arricchita di intagli dorati. Il mobile è aperto anteriormente in tre campate contenenti l’insieme delle canne. La parte inferiore della cassa, non dipinta, ospita la manticeria. Lo strumento è ben conservato ma non funzionante e attualmente compromesso dall’attacco sul legno di insetti xilofagi e muffe; come pure i materiali ferrosi quali catenacciature, tiranti, molle saranno lubrificati e se necessario sostituiti. Un discorso a parte meritano le canne e la tastiera anch’esse opportunamente smontate, verificate, curate e riallestite in ogni dettaglio fino a recuperarne l’intonazione esatta.
8xMille alla Chiesa Cattolica. Per l’arte, la carità, la pastorale
Torna il peso dell’8xMille a garantire il perdurare nel tempo di quei pregiati manufatti artistici espressione di un periodo storico e della cura dei committenti nei confronti dei luoghi sacri; all’interesse puramente conservativo la Chiesa Cattolica Italiana attraverso questa tipologia di sostegno restituisce alle comunità l’utilizzo di beni pensati e donati in passato per l’animazione liturgica, per la preghiera, per un’esperienza corale.
Il lavoro in corso sull’organo della chiesa di San Filippo neri a Piedimonte Matese testimonia qui in Alto Casertano ciò che la Chiesa concretizza in tutta Italia e nel Mondo con l’8xMille grazie alla scelta libera dei contribuenti che ogni anno destinano una percentuale dell’intero gettito IRPEF alla Chiesa cattolica e ad altre istituzioni religiose per scopi religiosi, caritativi, assistenziali, umanitari o allo Stato per scopi umanitari e sociali.
Dunque non solo cantieri e restauri necessari a tenere in vita il patrimonio storico artistico della Chiesa che paesi e città italiani possono vantare (si pensi alla concentrazione di arte e storia nelle chiese di Piedimonte Matese) ma anche opere di sviluppo sociale ed umanitario che la Chiesa Italiana mette in piedi grazie alla progettazione locale delle Diocesi: Mense Caritas, orti sociali, ambulatori sanitari, oratori, aule catechistiche, spazi multimediali, musei che ogni anno prendono forma o tornano a vivere, garantiscono assistenza e danno lavoro, generano bellezza, restituiscono dignità e donano un futuro agli ultimi.