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Matese, teatro a cielo aperto. In scena uno spettacolo ispirato all’opera “La bestia del Gévaudan o l’arte della paura”

Domani, 20 settembre, alle 12.00, presso la Fontana del Corvo in località Pozzacchio, lo spettacolo teatrale "La Bestia del Matese", ispirato allo scritto di Vincent Siano, autore francese di origini lucane

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Immagine del mostro che affligge il Gévaudan, incisione su rame, 1764-1765. Fonte Wikipedia

Si terrà domani, 20 settembre, alle 12.00, presso la Fontana del Corvo in località Pozzacchio all’imbocco del sentiero CAI (S.P. 331 – Piedimonte Matese), sarà messa in scena La bestia del Matese, tratto dall’opera La bestia del Gévaudan o l’arte della paura. La suggestiva località matesina diventerà dunque un teatro a cielo aperto, dove ad esibirsi saranno gli attori Vincent Siano, Brunella Cappiello, Umberto Vitelli, Massimo Giuseppe Azzoni, accompagnati dagli arrangiamenti musicali di Ercole Fiorillo e nella cornice scenografica a firma di Franco Panella.

Lo spettacolo, promosso dal Club Alpino Italiano sez. di Piedimonte Matese, prende spunto dallo scritto di Vincent Siano, autore francese di origini lucane, la cui trama richiama fatti di cronaca realmente accaduti nel 1700 in Occitania, riportati sui giornali dell’epoca. Il testo parla di una bestia sui generis, che terrorizzò la popolazione di quella terra tra il 1764 e il 1767. Quegli episodi sono stati per Siano lo spunto per narrare una storia che tocca tematiche significative, in primis il rapporto tra uomo e natura, quest’ultima intesa come luogo che accoglie tutte le specie animali e vegetali alle quali si riconosce pari dignità.

La Bestia, che nell’opera di Siano assume caratteri umani, è così la protagonista di una rappresentazione teatrale dove un ruolo importante viene giocato dall’immaginazione, e alla quale si affiancano altri personaggi, come Luigi XV re di Francia. Una trama da cui traspaiono diversi input di riflessione e che trova una cornice paesaggistica d’eccezione, ossia i boschi del Matese: è qui che storie personali e sociali s’intrecciano a meraviglia.

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