“Se ho risposto bene perché mi percuoti?”, cita le parole di Gesù nel Vangelo il Vescovo Giacomo Cirulli mentre questo pomeriggio parlava alla folla che a Pignataro Maggiore ha manifestato contro gli impianti di stoccaggio rifiuti, troppe volte causa di incendi e pericoli per la salute. Nelle parole del Pastore l’invito alla ricerca della verità, alla protesta pacifica, alla ricerca del confronto costruttivo con le Istituzioni, con la Politica locale e nazionale per una soluzione che sia garanzia per l’incolumità dei territori e delle vite umane.
“Penso benissimo di quello che state facendo” sono le parole con cui si è rivolto ai tanti riuniti in corteo dietro striscioni e bandiere alcuni con i nomi delle vittime di pesanti mali; parole di incoraggiamento alla gente in marcia contro la politica degli impianti, che deturpano, inquinano, diventano motivo di malaffare, mazzette e corruzione in Alto casertano.
Dopo gli ultimi roghi a Pastorano il 9 luglio e a Teano il 16 agosto. in entrambi i casi a depositi di rifiuti, da più parti si sono sollevate le proteste che nelle ultime settimane hanno dato vita ad una organica raccolta di dati, ad un vivace passaparola tra comunità fino a toccare il Matese anch’esso interessato da un ulteriore deposito nel comune di Ailano. La vita al centro degli interessi popolari, la salubrità di aria, suolo e falde; gli interessi economici al centro dei vertici che gestisocno e facilitano la perversa politica del malaffare e dell’irrispettoso atteggiamento verso il Creato. E quest’oggi sono stati in tanti a manifestare alzando la voce verso la Politica manifestando il dissenso per i mancati controlli, per le eccessive concessioni offerte agli speculatori dell’ambiente e dei rifiuti mal gestiti. Il Vescovo Cirulli, attingendo a Laudato Sì, l’enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune ha prospettato il sogno di una politica in grado di disegnare un mondo giusto contro l’inseguimento spasmodico che impedisce ai governanti di prendere decisioni lungimiranti per il bene comune.
“Nella nostra legislazione ci sono punti di accesso utilizzati impropriamente non dalle persone per bene e vere, ma da coloro che pensano solo al profitto: organizzazioni malavitose che hanno trovato in questo mercato la loro espressione normale, perché il mercato della ‘monnezza forse rende più di altri mercati”, le parole del Pastore. Poi l’invito a non arrendersi, a cercare la verità nell’interlocuzione e nella manifestazione pacifica “perché la nonoviolenza cristiana è costruttiva, attiva e più importante della passività”. Ha salutato i presenti che hanno proseguito in corteo con grida e cori.



















