Un podcast che diventa libro; dalle parole alla carta per imprimere al meglio il volto identitario delle aree interne, prima dimenticate, poi discusse, poi propagandate; ma gran potenziale di idee e di crescita (sociale, valoriale, economica).
Si tratta di “Appaesati. Storie di ordinaria ruralità” il libro edito da Radici Edizioni a cura di Rossano Pazzagli, storico e territorialista, insegna all’Università del Molise; Luca Di Lello, docente di materie letterarie e animatore culturale; Pierluigi Reveglia, ricercatore di Chimica all’Università di Foggia, promotore di iniziative culturali sul tema delle aree interne e politiche territoriali. Un lavoro a più mai frutto di un percorso che ha scandagliato il profondo abisso di pareri, sogni, luoghi comuni e riportato in superficie la giusta narrativa sulle aree interne, esattamente su paesi ed abitanti e sul delicato ma imprescindibile investimento a ‘fare rete’ tra cittadini, tra cittadini ed amministratori, tra amministratori di diversi territori.
I libro che uscirà il 28 ottobre (attualmente è possibile preordinarlo) è un nuovo mattone (ma non nell’espressione comune che si attribuisce ai volumi) che si aggiunge al lavoro artigiano di esperti e studiosi delle aree interne che da più parti e da diversi anni provano a piazzare una bussola sulla variegata carta geografica italiana per spiegare la rotta da seguire perché nessuno resti indietro, nessuno muoia.
Il precedente e l’iniziativa “Dal Matese al Mondo”
Appaesati ha il suo precedente nel podcast “Spaesati. Storie di ordinaria ruralità” che nasceva ad ottobre 2023 per iniziativa di un gruppo di giovani collaboratori della Biblioteca San Tommaso d’Aquino della Diocesi di Alife-Caiazzo e con il contributo della Fondazione San Bonaventura e il supporto di riflessioni e contenuti dello stesso Pazzagli; esso era uno dei frutti del percorso di studio dedicato alle aree interne e alle migrazione degli abitanti denominato “Dal Matese al Mondo” sempre a firma della Biblioteca diocesana: un evento pubblico (dal 2020 mai interrotto), ricerche, pubblicazioni, laboratori, interviste, tutto sotto l’unico titolo che evoca un luogo – il Matese appunto – e le destinazioni che hanno preso molti dei suoi giovani in cerca di un futuro. Esperienza da cui è maturata la consapevolezza che tornare è possibile e che il paese può tornare ad accogliere e incubare progetti di vita, di lavoro.
Un’Italia diversa è possibile
In quel podcast e oggi nel libro, si alternano le voci di studiosi, ricercatori ed esperti su temi che toccano i territori rurali dell’Italia: lavoro, scuola, tradizioni, mercato, cultura, giovani, associazionismo, pari opportunità. La narrazione che emerge non è mai rassegnata ma motiva ad abitare e vivere questi luoghi secondo nuovi criteri. Perciò da Spaesati (il podcast) ad Appaesati (il libro) il lavoro di Pazzagli, Di Lello e Reveglia vuole proporre sotto una nuova lente la vita e le potenzialità, l’equilibrio, la serenità, il bene-essere dei piccoli centri (non solo delle aree interne), dove è più facile ritrovarsi, relazionare, dove è anche possibile restare. Non una corsa in solitaria, ma d’intesa; non sa soli ma insieme si guarda al futuro: si tratta del dilemma, per il quale, lo slancio in avanti di paesi della medesima area geografica rimane ancorato alla linea di partenza dal peso dell’individualismo e della diffidenza tra cittadini e politica, tra colleghi amministratori, o dalla preoccupazione dell’ottenimento di un finanziamento economico (destinato ad esaurirsi) e non da una più ampia visione che progetta servizi, attiva processi educativi (quante scuole di formazione politica esistono in Italia? E quante sono veramente frequentate?); o dal cinismo di chi vede nella cooperazione solo il rischio di perdite personali e non un bene collettivo. I contributi di questa lettura scardinano la preoccupazione sul futuro delle piccole realtà rurali: speriamo che il Matese, da cui nasce questo significativo contributo all’Italia intera, si lasci interrogare.
I contributi al libro sono di Marco Armiero, Luigi Arrigo, Katia Ballacchino, Sabrina Ciancone, Augusto Ciuffetti, Pietro Clemente, Sabrina Lucatelli, Daniela Luisi, Andrea Membretti, Paolo Pileri, Daniela Storti, Giulia Urso.

















