Una sentenza che raccoglie il consenso di molti e cambia il corso delle cose per quei presidi sanitari che in Campania si sono visiti chiudere i Punti nascita lo scorso primo luglio perché al di sotto della soglia delle 500 nascite annue: Piedimonte Matese, Sessa Aurunca e Sapri. In data odierna il TAR Napoli, su ricorso dei Comuni del Distretto dell’Ospedale di Sapri (15 enti civici del distretto 71 dell’Asl Salerno) , ha sospeso infatti la Delibera della Giunta Regionale n. 418 del 23 giugno 2025 che fissava la chiusura dei punti nascita suscitando il il disagio e il malcontento di medici, partorienti e di tanta popolazione solidale. È fissata una Camera di Consiglio il prossimo 5 novembre su cui si tornerà a parlare del caso. Ad oggi le garanzie di riapertura messe sul banco dalla Politica regionale sono state superate da un procedimento avviato coraggiosamente dai sindaci del salernitano. All’azione legale non hanno partecipato i comuni di Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, ma questi stando ai termini della sentenza che si applicherebbe “ai punti nascita” (e non ad un solo “punto nascita”) gioverebbero di quanto stabilito.
A darne notizia anche il Sindaco di Piedimonte Matese, Vittorio Civitillo, che ha affidato alla pagina facebook del Comune una comunicato in cui precisa l’accaduto: “Ringraziamo i Comuni ricorrenti e il Sindaco di Sapri”, scrive la fascia tricolore al termine del post che annuncia la sentenza del TAR. “Al momento, sospesi gli effetti della delibera, il punto nascita deve ritornare pienamente operativo. In attesa dell’esito della richiesta di deroga inviata dalla Regione Campania al Ministero competente, al fine di ottenere un provvedimento definitivo e duraturo”. Sulla richiesta di deroga citata, non tarderanno ad intervenire i Comitati d’impegno civico che alle loro battaglie hanno associato la precisa richiesta della stabilità del servizio sanitario pubblico.

















