Antonio Di Lorenzo* – Caiazzo si prepara ad un altro saluto: confermato per sabato 18 ottobre alle 16 i funerali di Francesco Perrone, vittima dell’incidente stradale del 30 settembre in cui ha perso la vita – sul colpo – Christian Femiano. A distanza di pochi giorni dal suo funerale, affollato e pianto da tutti, ci si torna a chiedersi “perché”.
Nel suo letto d’ospedale Francesco ha compiuto 17 anni; per lui nessuna festa ma l’attesa interminabile fino a quel coma irreversibile di cui si è attesa la fine, tra la rassegnazione e la speranza di un miracolo.
Quali parole diciamo a chi resta? Quale consolazione ai giovani amici delle vittime costretta a fare i conti un nuovo e doloroso saluto?
Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? (Salmo 13.2) Come il salmista, anche la nostra comunità, provata anche per la perdita di Francesco, percepisce la disperazione del dolore. Ma proprio difronte a un dolore così grande, la fede ci ricorda che la morte non ha l’ultima parola. Crediamo che i nostri ragazzi, Christian e Francesco, ora sono al sicuro tra le braccia misericordiose del Padre. A noi resta il compito di pregare, di sostenerci a vicenda e di continuare a credere che l’amore è più forte della morte. Facciamo nostro i versetti del Salmo 22 ricordandoci che ora dobbiamo fare il bene per far vivere con noi questi nostri amici fratelli e figli:“ma io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunceranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: “Ecco l’opera del Signore!”. (Salmo 22.31-32).
*Sacerdote a Caiazzo, parrocchia Concattedrale.


















