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Parco del Matese. Il "no" di Falco alle logiche di parte

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Dopo l’insediamento di Umberto De Nicola alla guida dell’Ente, Falco interviene sul cambio di guardia che lo ha visto nuovamente protagonista

Il Consiglio di Stato, in giudizio di Secondo Grado, in attesa di pronunce definitive  ha reintegrato Umberto De Nicola alla guida dell’ente Parco Regionale del Matese.

Il ballo di poltrone tra Giuseppe Falco e quest’ultimo, avviato qualche mese fa, ora cambia di nuovo ritmo. E intanto si registra una novità anche sul fronte delle nomine dei direttori degli Enti Parco, non più selezionati sulla base di un pubblico concorso, ma scelti, invece, su proposta dell’assessore regionale all’Urbanistica, con decreto del presidente della Giunta Regionale. In base a quale criterio saranno scelti i direttori generali dei parchi? Sulla base – precisa l’art.52 della legge regionale n. 1 del 2012 (legge finanziaria) – degli elenchi degli idonei a ricoprire la carica di presidente. Lunedì scorso il cambio di guardia e un cordiale scambio di pareri e confronti tra Falco e de Nicola, nonché la disponibilità del primo a collaborare per il bene comune. Ancora una volta, Falco, affida a Facebook, in uno scambio di pareri tra utenti del web, la passione incondizionata per questa terra e l’amarezza per i rallentati processi di rilancio dei Parchi e delle Aree protette a causa delle lungaggini amministrative. Poi ha aggiunto: «I Parchi sono delle risorse uniche e insostituibili per intere comunità, – ha dichiarato – per l’intero pianeta e bisogna iniziare ad affermare la “centralità” di una politica che serva a garantire la prosecuzione di processi millenari di vita diversa nella propria evoluzione». Conoscere per conservare nell’ottica di uno sviluppo eco-sostenibile: è questo il caposaldo della politica mossa egli ultimi due anni dal presidente fuoriuscito seppur con le difficoltà di una “logica finanziaria e politica che vede l’uomo ostaggio del bene di consumo”. «Falco, De Nicola, Fraissinet, sono e siamo degli attori nominati (dalla politica) per garantire le finalità che la legge indica, il resto e nelle mani della società civile, delle associazioni, della comunità scientifica, degli enti locali, ecc. i quali devono evitare di lasciarsi coinvolgere dalle logiche di parte, dalle approssimazioni e dal qualunquismo». Infine un suggerimento e un invito che Falco rilancia auspicando per il Parco e i territori che ne fanno parte un futuro sereno: « Stare accanto a chi rappresenta l’ente con idee, consigli, è la cosa più giusta che si possa fare per il bene comune».

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