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Sinistra Matesina. I primi 100 giorni all'opposizione

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Ranieri Vitagliano sintetizza gli interventi di cui la minoranza da lui rappresentata si è resa protagonista

Dopo le ultime elezioni amministrative, trascorsi circa cento giorni dalla scelta dei nuovi sindaci, è tempo dei primi bilanci.
Nei giorni scorsi ci siamo occupati dell’amministrazione comunale di Dragoni guidata da Silvio Lavornia, che attraverso la pagina facebook della sua maggioranza ha tratto le prime conclusione su questi mesi di governo.
Oggi tocca alla città di Piedimonte. A tirare le somme però è la minoranza rappresentata da Ranieri Vitagliano, del gruppo Sinistra Matesina.
Il bilancio di fronte al quale questa opposizione pone i cittadini non riguarda l’azione di governo della giunta Cappello, bensì il lavoro, l’impegno e le idee che Sinistra Matesina ha portato in campo e sottoposto all’attenzione della cittadinanza e degli amministratori, non avendo sempre trovato accoglienza. Così è facile interpretare dal comunicato.

Una richiesta del Verbale del Consiglio Comunale del 15 giugno 2012 per un ricorso; la presentazione tre emendamenti nel bilancio comunale (che ha trovato il voto contrario della Maggioranza); un manifesto di denuncia alla Comunità Montana; un video-denuncia contro lo stato di abbandono della Villa comunale; l’interrogazione sul rimborso ai cittadini delle quote di depurazione per l’anno 2004/2005; un’altra interrogazione sul concorso interno per l’assunzione di 4 figure professionali; una mozione per interrompere rapporti di collaborazione con Equitalia.
Uno dei fronti  su cui Sinistra Matesina si è mossa fin da subito è stato quello della proposta del servizio di pre e post scuola, collaborando con i rappresentati dei genitori di numerose classe nella stesura di una idea da sottoporre al Sindaco di Piedimonte. Le famiglie chiedono un servizio che aiuti quei genitori costretti a spostarsi per lavoro fuori dagli orari consueti, pertanto fanno richiesta all’Ammnistrazione che dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 13.00 alle 14.00 i propri figli possano usufruire degli ambienti scolastici e di un’assistenza che garantisca anche la dovuta formazione, affidandone la responsabilità a cooperative o associazioni esperte.
La replica dell’Amministrazione? Perchè no…
O più semplicemente il bilancio di questi primi cento giorni.

 

 

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