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In cammino verso…un'esperienza nuova

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Il racconto di un camposcuola sui monti. L’emozione continua a vivere

Sulle sponde del lago di Villetta Barrea, alle pendici del monte Marsicano, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo-Molise e Lazio, dal 27 agosto al 2 settembre si è tenuto il campo estivo dei giovani della Parrocchia San Marcello e San Michele in Sepicciano, dal tema “In cammino verso…”.

 Il cammino reale come la passeggiata in città o nei boschi, quello sulle strade asfaltate oppure lungo sentieri ripidi e scoscesi è stato costantemente paragonato al cammino della vita. Ogni giorno, della settimana trascorsa insieme, ha avuto un simbolo che ricordasse il cammino del pellegrino. Siamo partiti mettendoci in gioco, rendendoci disponibili a nuove esperienze. Abbiamo svuotato il nostro zaino dal superfluo e portato con noi solo il necessario, pronti però a donare a chi aveva bisogno; misurato la fatica ma anche le nostre risorse; dedicato un’ora del nostro tempo al silenzio ascoltando il nostro cuore e il Signore. E’ stato poi il momento del perdono,  ricordando che Gesù èla Luceche ci indicala Viae il Bastone che ci aiuta a percorrerla. Infine abbiamo paragonato i nostri passi ed i nostri piedi a quelli dei discepoli di Emmaus. La domenica, per concludere, ci hanno fatto visita i nostri genitori e con loro abbiamo celebrato l’Eucarestia condividendo ciò che da questo campo ognuno di noi portava via con se. Lo stretto contatto con la natura è stato quotidiano. Pochi tra noi non hanno incontrato almeno una volta “Oreste” il cervo ed i suoi amici che passeggiavano tranquillamente tra le vie del centro. Abbiamo visitato l’Azienda Agricola “Grancia Sant’Angelo” ascoltato la storia di Claudio e Silke e degustato i prodotti caseari che preparano quotidianamente. Con la sola luna ad illuminare i nostri passi abbiamo poi camminato sugli stessi sentieri che Domenico Fuoco e la sua banda di briganti hanno percorso 150 anni fa al grido di “Tempo di Guerra?” “Bugie perla Terra!”. Ci siamo lasciati affascinare dalla storia d’amore con la sua bella tanto che ci è sembrato di scorgerlo nel buio della notte stellata mentre cercava di nascondersi ai nostri occhi. Abbiamo ammirato le costellazioni e sentito in lontananza il bramito del cervo, l’abbaiare dei cani pastore e lo scampanellio delle mandrie, riconosciuto la zampata dell’orso su un tronco d’albero, passeggiato a cavallo nella natura incontaminata e bevuto l’acqua chiara limpida e cristallina dalla sorgente, ma soprattutto abbiamo trovato l’amicizia, quella vera, quella in cui metti da parte te stesso per soccorrere l’amico in difficoltà.

 

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