Home Curiosità Quando la strada è fatale: roadkill, le piccole vittime dell'asfalto

Quando la strada è fatale: roadkill, le piccole vittime dell'asfalto

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L’impatto con animali selvatici è un fenomeno molto frequente nell’alto casertano. Tassi, ricci, serpenti, anfibi, ogni anno si spingono pericolosamente verso i tratti asfaltati

Un tasso sfortunato in località Miglio 25, Alvignano

Problematica assai diffusa, specialmente nelle arterie periferiche dei centri abitati dell’alto casertano e non solo, è quella delle vittime della strada. In questo caso parliamo di animali selvatici che vengono investiti, e la maggior parte delle volte decedono sul colpo.
Tassi, volpi, faine sono quelli che più frequentemente si riscontrano abbattuti lungo la carreggiata. Il periodo più intenso è sicuramente quello tardo primaverile fino a quello autunnale. In primavera molti animali selvatici svegliandosi dal letargo invernale, intraprendono le loro attività di ricerca di cibo, del partner, e quindi si spingono anche sulle strade più antropizzate. Il problema è che le asfaltate tagliano la maggior parte delle campagne al confine con boschi o zone atte alla caccia, non consentendo un attraversamento in sicurezza delle specie selvatiche.
Essendo gli animali più attivi durante la notte, tendono a costeggiare le strade asfaltate e con l’arrivo di qualche automobile la luce dei fari provoca abbagliamento e disorientamento con il risultato, il più delle volte, dell’impatto contro l’autovettura.
Gli animali selvatici più colpiti da questa problematica sono sicuramente i ricci, rinvenuti privi di vita costantemente sulle arterie stradali durante le prime ore di buio. Non solo mammiferi: altre specie colpite ed investite possono essere gli anfibi. Facilmente dopo un temporale è possibile notare i grandi rospi comuni che percorrono le strade: alla fine dell’inverno c’è la corsa per la colonizzazione dei siti di riproduzione e il più delle volte le pozze o gli stagni sono circondati da strade. Ad ottobre invece i poveri rospi ritornano nei siti più idonei al superamento della stagione avversa ed è facile trovarli investiti.

Un cervone

Anche i serpenti sono oggetto di “oficidi”: biacchi (le cosiddette bisce), ma anche cervoni e vipere sono all’ordine del giorno. Quest’ultimi essendo degli animali a sangue freddo tendono a termoregolarsi sull’asfalto in quanto questo trattiene maggiormente il calore e il più delle volte questa pratica diventa per loro letale.
C’è chi da questa vicenda trae anche beneficio: sono i cosiddetti spazzini delle strade: corvidi come cornacchie grigie oppure gazze ne approfittano per cibarsi delle carcasse dei malcapitati di turno.
Altri uccelli invece, hanno adottato una forma di caccia molto particolare: alcuni rapaci notturni (civette, barbagianni) attendono il transitare delle automobili per cacciare le loro prede, le quali, spaventate dal rumore delle auto, fuggono sulla carreggiata. Spesso riescono a cavarsela, ma molti sono gli uccelli abbattuti da impatto con autoveicoli.
Purtroppo questo è un fenomeno difficile da arginare: sarebbe necessario costruire corridoi ecologici atti al passaggio naturale degli animali, ma comunque la densità di strade asfaltate rimarrebbe troppa. Ci sono molti progetti da parte di naturalisti e volontari ambientalisti con i quali, nei periodi di alta attività delle specie oggetto di studio, si attuano misure di tutela e di salvaguarda per limitare al minimo le perdite. Si auspica che prima o poi vengano trovate le soluzioni più idonee per favorire la coesistenza  tra tutti gli abitanti del medesimo territorio.
Molto importante è l’azione di pronto intervento e di segnalazione che deve essere effettuata da tutti contattando numeri del Corpo Forestale dello Stato 1515, della Polizia Provinciale e dei Carabinieri 112.

Giovanni Capobianco

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