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Alife. In attesa che si riaccendano le lampadine…

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L’amministrazione fa appello alla Procura della Repubblica perchè venga ripristinata la corrente elettrica nelle scuole

A quest’ora l’energia elettrica dovrebbe essere tornata nelle aule dei plessi scolastici di San Michele, Totari e Porta Fiume. In caso contrario domattina il sindaco di Alife Giuseppe Avecone chiederà al Prefetto di assumere la responsabilità della spinosa questione verificatasi in città. Da ieri infatti gran parte degli alunni alifani sono in aula senza energia elettrica dopo che la società Enel Energia ha sospeso il servizio all’Ente comunale a causa dei pregressi debiti. Al telefono il Primo cittadino ha dettaglaito l’iter processuale che ha condotto l’attuale amministrazione allo stato attuale delle cose:  “I debiti contratti con la prima società, l’Enel – si tratta di 280mila euro – ora fanno parte di un contenzioso aperto con la società, fino a ricevere un decreto ingiuntivo, necessario a bloccare lo stato delle cose ed evitare distacchi”. Stando alle parole del Sindaco, all’epoca dei fatti, ai tempi di un’altra Amministrazione, si rendeva necessario il passaggio ad altra società, quale Enel Energia. Anche in questo secondo caso, il comune è risultato inadempiente (il debito totale ha ha superato i 700mila euro, ndr), tanto ceh la Società ha affidato ad una società di recupero crediti le cifre dovute dal Comune. Avecone assume la responsabilità della cosa pubblica nel 2011 e “ho iniziato a rendermi conto di quello che stava accadendo e – la cosa più grave – è che sia la società che la ditta di distribuzione avanzavano richieste di pagamento per le stesse fatture”.

La cronaca dei fatti, così come spiega Avecone, vuole che da otto mesi circa, il Sindaco chiamato a garantire servizi fondamentali per la città, è costretto a interloquire con la società in questione solo attraverso un numero verde. Qualche giorno fa la lettera con cui Enel Energia intimava la sospensione della corrente in caso di mancato pagamento del pregresso debito. “Ieri mattina mi sono trovato di fronte un gran numero di genitori che rivendicava un servizio fondamentale. La presenza del funzionario Enel, Michele Brunetti, mi ha permesso di chiarire ai presenti ciò che stava accadendo e le misure che avrei adottato. Ho immediatamente provveduto ad emettere un mandato di pagamento, come richiesto dalla Società, per un importo pari a 72mila euro e ho firmato con il funzionario l’accordo che ci garantiva il ripristino del servizio entro 24 ore”.

In attesa  che si riaccendano le lampadine…

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