In toga lungo Corso Trieste, a Caserta, contro il progetto di assegnazione di Aversa al Tribunale di Napoli Nord.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e la Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, presieduti da Alessandro Diana e Angelo Raucci, proseguono senza sosta la battaglia contro quella che viene definita la “rivoluzione” della geografia giudiziaria adottata con un decreto legislativo che, per la provincia di Caserta, ha deciso, tra l’altro, la soppressione della sede distaccata di Aversa (con i suoi 18 comuni) e il suo accorpamento al futuro Tribunale di Napoli Nord.
Dopo diverse sollecitazioni alla classe politica, incontri presso le Commissioni Giustizia di Camera e Senato, astensioni varie e una raffica di iniziative, questa mattina gli avvocati hanno concluso la settimana di astensione proclamata lo scorso 8 ottobre, sfilando sotto la sede del Palazzo della Provincia. 
Alla protesta si sono aggiunti, dalla scorsa settimana, anche gli avvocati della locale associazione di Piedimonte Matese, che hanno puntato l’indice contro l’inerzia di tutti i sindaci del comprensorio matesino: come si ricorderà, anche la sezione distaccata di Piedimonte Matese presto sarà chiusa e tutti i procedimenti in corso saranno spostati a Santa Maria Capua Vetere.
Stessa sorte avranno anche gli uffici di Giudice di pace di Piedimonte Matese e Capriati al Volturno, se i sindaci non si faranno carico della costituzione di un consorzio fra Comuni, al fine di fronteggiare le spese di gestione delle sedi giudiziarie dei Giudici di Pace. Una protesta, quella degli avvocati, ispirata non da mere logiche di categoria, ma dalla esigenza di preservare un grande indotto economico che oggi grava su Piedimonte Matese e che ben presto potrebbe scomparire. Senza contare le maggiori spese che i cittadini del Matese e dell’Alto Casertano dovranno sostenere una volta che tutti i procedimenti civili e penali saranno celebrati a Santa Maria Capua Vetere, compresi i semplici ricorsi per una multa.
