Piedimonte Matese. Il Pd cittadino non scioglie ancora la riserva.
Manca ormai una manciata di giorni all’appuntamento del Partito Democratico con le primarie, quando si voterà per la scelta di Matteo Renzi o Pierluigi Bersani, aspiranti candidati premier alle prossime Politiche. Nessuna posizione ufficiale, al momento, da parte del Pd cittadino di Piedimonte Matese: il verdetto potrebbe essere reso noto soltanto giovedì, all’esito della riunione che il partito sembra aver fissato proprio per dirimere la querelle. E’ da tempo, infatti, che il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, il quale aspirerebbe ad una candidatura al Parlamento, è fermo sulle proprie posizioni, senza propendere né per l’uno né per l’altro candidato. 
Sollecitato da Clarus on line ammette di “preferire Renzi per il fattore simpatia, ma di vedere in Bersani una più equilibrata funzione di uomo di Governo”. Cappello, vicino alle posizioni dell’ex ministro Fioroni, frequenta non da oggi alcuni ambienti romani legati a quest’ultimo esponente del Pd, a sua volta vicino alla corrente di Bersani. E il fratello Piero, attuale presidente dell’Asi e già assessore comunale a Piedimonte Matese nei sei mesi della giunta Musto, sembra ormai aver sposato in pieno la candidatura di Bersani. Il sindaco, Vincenzo Cappello, secondo indiscrezioni dell’ultima ora, sarebbe più orientato a lasciare al Pd piedimontese “libertà di scelta” tra Renzi o Bersani. Una discussione aperta e franca sull’argomento, fino ad oggi, è mancata all’interno del partito, dove la maggioranza degli iscritti, in realtà, propenderebbe per la scelta di Bersani, pur se nei comuni del Matese e dell’Alto Casertano i comitati in favore di Renzi vanno diffondendosi a macchia di leopardo. Scelta sofferta e sul filo di lana, dunque, quella del sindaco Cappello. Secondo alcuni semplicemente prudente. Per altri, invece, eccessivamente attendista.
