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Studenti in rivolta. Prova di grande responsabilità

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Corteo pacifico, ordinato e democratico

Anche dal Liceo “G.Galilei” di Piedimonte si è alzata la voce di protesta che ieri ha coinvolto migliaia di studenti in tutta Italia. Roma, il centro della manifestazione, dove diversi cortei hanno sfilato in nome di diritti e richieste ancora negati dai governi di turno, ma ogni città, diversi paesi non si sono sottratti, seppur a distanza, al grido che chiede per la scuola italiana, opportunità, occasioni di crescita per stare al passo coi tempi, democrazia e servizi.
La protesta di ieri, che a Piedmonte ha trovato il suo spazio in Piazza Carmine, voleva significare tutto questo: seppur in poche ore, gli studenti del Liceo “Galilei”, a cui si è unita qualche rappresentanza degli altri istituti superiori della città, sono stati capaci di organizzare un ordinato e partecipato momento di democrazia in cui hanno sostenuto le ragioni dei coetanei e dei tanti insegnanti di questo Paese.
Forte l’accusa che la scuola italiana muove alle decisioni del governo, tra cui il contestato progetto Aprea sulle fondazioni e “aziendalizzaizoni” delle scuole, a danno degli organi collegiali, strumento di democrazia e partecipazione assoluti. Piazza Carmine a Piedimonte si è colorata di slogan dai toni forti che dicono tutto l’attaccamento dei giovani studenti alla cultura e al mondo della scuola. Una manifestazione che ha trovato un senso ancor più grande quando al corteo di studenti si sono uniti diversi professori, e successivamente, ritornati presso il Liceo hanno chiesto al dirigente Prof.Vincenzo Cunti di “stare dalla loro parte”. Un incontro avvenuto all’ingresso della scuola, simbolicamente al limite tra lo spazio di vita comune dei ragazzi e quello dove si imparano le regole, si cresce e talvolta si fa i conti con le decisioni di un mondo adulto che governa e spesso non piace. Su quella soglia la simbolica stretta di mano tra i giovani e l’istituzione, segno della volontà d parte di tutti di capire, dialogare, trovare strade comuni.

I professori con gli studenti

“A Piedimonte non si vedeva da tempo una manifestazione così sentita e partecipata – spiega il rappresentante d’Istituto Gabriele Biasi – dove professori ed alunni, hanno abbracciato un sogno comune, quello di essere una voce autorevole, di essere giovani e uomini coscienti dei propri doveri ma anche di fondamentali diritti. La realtà scolastica locale si sta facendo strada attraverso le iniziative, i progetti culturali, gli eventi, ma soprattutto attraverso una crescente coscienza critica che matura tra i banchi di scuola necessaria a formare adulti responsabili in un prossimo futuro. Il merito di tutto questo va al dialogo continuo tra alunni e professori che nelle scuole del nostro territorio è una nota molto preziosa”.
La protesta potrebbe non essere finita: “Speriamo di organizzarci nuovamente – spiega Biasi – e dare prova concreta del nostro interesse per la cultura. Pensiamo a delle lezioni in piazza, per dimostrare quanto crediamo nella cultura, anche fuori dalle aule scolastiche. E crediamo che i nostri professori non ci lasceranno soli…”

Foto tratte dal gruppo Facebook Liceo Galileo Galilei

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