I presuli Roma per la visita ad limina
“Siamo venuti qui per fare la nostra professione di fede, la nostra professione di amore a Cristo, ma anche per riprendere con vigore e gioia il nostro ministero episcopale e il nostro servizio ai fratelli”. Lo ha detto stamattina il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza episcopale campana (Cec), all’inizio della messa all’altare della tomba di San Pietro, celebrata oggi in occasione della “visita ad limina” dei presuli campani, in corso in questi giorni in Vaticano. Il cardinale ha invitato a immergersi nel mistero della Chiesa, che è “mistero di comunione”. Anche il Magistero dopo il Concilio Vaticano II ha fatto risaltare “la bellezza spirituale della Chiesa comunione”. Eppure, ha osservato il card. Sepe, “si parla tanto di comunione, ma quanto poco si vive la comunione. Lo vediamo con i nostri sacerdoti, i religiosi, i laici”. Di qui l’invito: “La comunione deve diventare l’ispirazione della pastorale”. E questo perché “la comunione si inserisca nella verità, nella concretezza delle nostre culture e dei nostri popoli, nella vita di ciascuno”. La Chiesa, infatti, è “un disegno scritto nel cuore del Padre, che entra nella storia degli uomini e diventa lievito per la vita vera”, ha concluso.
Fonte Agensir