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L’arte al servizio della vita: al via il concorso Unesco

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Partecipazione aperta a tre categorie di gara (artisti professionisti, fotografi e giovani dai 13 ai 17 anni) e ispirata ai temi della difesa della vita. Ad aprile e luglio si chiudono i termini di iscrizione. Le 15 opere finaliste saranno esposte a New York, Hong Kong e Roma

Andrea Mariconti. Repubblica fondata sul lavoro

“Create un’immagine, illustrate amore, compassione e cura”. È l’invito e il tema della seconda edizione del “Concorso di bioetica e arte”, promosso dalla cattedra Unesco in Bioetica e diritti umani, istituita presso il Pontificio ateneo Regina apostolorum e presso l’Università europea di Roma.  Il concorso prevede tre categorie: artisti professionisti, fotografi e giovani artisti (dai 13 ai 17 anni). Per realizzare la loro opera i partecipanti dovranno ispirarsi ad un passaggio della Dichiarazione universale di bioetica e diritti umani dell’Unesco che sottolinea il «rispetto per tutte le culture e le religioni» e «l’impatto delle scienze della vita per le generazioni presenti e future».  Il 1 aprile scadranno i termini per la spedizione delle opere degli artisti e delle foto. Gli elaborati della categoria “giovani” dovranno invece pervenire entro il 1 luglio. Le opere saranno valutate da una commissione internazionale che a fine settembre 2013 eleggerà cinque opere finaliste per ogni categoria. Tra di esse verrà scelto il vincitore di ogni categoria e le quindici opere, oltre a ricevere un premio in denaro, saranno tutte esposte in tre mostre. A metà ottobre a New York, nella sede dell’Onu, a Honk Kong, durante il convegno Unesco su Multiculturalismo e religione (3-5 dicembre 2013) e, successivamente, a Roma, nell’ateneo Regina apostolorum.  «Lo scopo dell’iniziativa – spiega il professor Alberto Garcia, direttore della Cattedra Unesco di Bioetica e diritti umani, e membro dello staff degli organizzatori – è diffondere la cultura e il rispetto della vita in ogni sua forma. La novità di quest’anno è l’apertura del bando di concorso alle giovani generazioni alle quali speriamo di trasmettere in modo durevole il senso del valore della vita. L’arte può avvicinare la società a certi temi in modo molto più efficace che convegni e generiche campagne di sensibilizzazione».  Nel 2011 furono 215 le opere inviate da artisti di 23 paesi. Quarantacinque furono gli italiani partecipanti, tra cui il vincitore Andrea Mariconti, con l’opera a tecnica mista “Una repubblica democratica fondata sul lavoro”.

Maggiori informazioni e dettagli sul bando di concorso sono reperibili sul sito web www.bioethicsart.org

 

 

 

 

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