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La Ferrovia Alifana nei ricordi

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Una mostra per rivivere un passato di successi e importanti servizi

Fine settimana in viaggio nel passato correndo lungo le rotaie della Ferrovia Alifana. E’ prevista, nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi,  a S. Maria Capua Vetere, sabato e domenica la mostra fotografica (dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00),  in occasione del Centenario della ferrovia Napoli- Piedimonte Matese. L’evento è stato messo in piedi dal Gafa (Gruppo Amici Ferrovia Alifana)  con il patrocinio del Comune di S. Maria C.V. Nel corso dell’evento, verrà presentato, nella sua nuova edizione, il libro “Mitica Alifana. Cento anni della Ferrovia Napoli- Piedimonte Matese” di G. G. Caracciolo ed A. Lutri.

E se non fosse solo un ricordo, quello della Ferrovia Alifana? Oggi la linea ferroviaria che prende il nome più moderno e global “Metro Campania Nord Est” ci fa tanto pensare, non solo al passato, ma soprattutto al futuro: ai rapporti e ai collegamenti tra l’entroterra matesino e il casertano, nonchè la città di Napoli. Studenti, lavoratori, viaggiatori di ogni tipo che per anni si sono sentiti un pò come a casa su quei sedili, oggi sperano che non vengano cancellate altre corse, che non ci siano più ritardi, che il servizio non “salti” altre stazioni come accade adesso. Se ne tornerà presto a parlare…

La storia
La costruzione di una ferrovia che potesse collegare i paesi del basso Matese con il capoluogo, se ne parlava già fin dalla metà dell’800, periodo in cui in Italia veniva inaugurata la prima ferrovia: la Napoli-Portici (3 ottobre 1839); nonostante i grandi interessi, nessun progetto concreto fu mai presentato.
Nel 1888 fu il comune di Caiazzo a farsi portavoce della necessità di costruzione della ferrovia e tale richiesta venne appoggiata da diversi comuni tra i quali Marano di Napoli. Nel 1898 venne presentato un progetto per prolungare la tranvia Napoli-Aversa fino a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese dal 1970), ma anche questa proposta non ebbe seguito.
In data 27 marzo 1900 si hanno i primi concreti passi verso la costruzione della ferrovia che, con il Regio Decreto 1 aprile 1900 n. 191, si accorda alla “Societé Anonyme des Tramways et des Chemins de Fer du Centre” la concessione per la costruzione e l’esercizio della ferrovia Napoli-Piedimonte d’Alife. Questa società, costituita in Francia con strumento per notaio Mathieu del 28 ottobre 1899, aveva la propria sede a Lione (Francia) con un capitale ammontante a corrispondenti a poco più di 580 euro diviso in 11.250 azioni e con presidente Florian Bautheon.
Nel 1905 la concessione viene ceduta alla “Compagnie des Chemins de Fer du Midi et d’Italie” (CFMI – Compagnia delle Ferrovie del Mezzogiorno d’Italia) con sede a Parigi, anchessa con un bel capitale azionario. In Italia la società era rappresentata dall’ing. Iulies Papleux che in qualità di direttore generale, dopo aver ottenuto l’esercizio della ferrovia elettrica Napoli-Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte d’Alife e aver prima depositato lo statuto sociale, l’atto costitutivo e tutti gli allegati nella cancelleria del Tribunale Civile il 20/12/1899, stabilì la sede principale in Santa Maria Capua Vetere alla via Mazzocchi n.135. (…) Il 31 dicembre 1913, a pochi mesi dell’apertura in servizio della tratta bassa, i primi chilometri della tratta alta venivano completati: Biforcazione – Caiazzo (Km 15+843). Il 5 ottobre 1914, fu poi la volta dei rimanenti chilometri della ferrovia : Caiazzo – Piedimonte d’Alife (Km 22+618). Nasce ufficialmente la ferrovia Alifana, che prende il nome dalla omonima stazione terminale. (tratto da www.gafa.it)

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