La storie di guerra narrate ai ragazzi diventano occasione per riflettere sul dramma dei conflitti moderni e il valore della pace
La Redazione – Quella di Alvignano sarà una settimana ricca di appuntamenti con la storia, con preciso riferimento a fatti, persone ed eroi locali, a quanti nell’ottobre del 1943 e nei mesi che seguirono persero la vita a causa degli ultimi eccessi del Secondo conflitto mondiale.
L’assessore alla cultura, dr. Franco La Vecchia che ha curato il calendario di questi giorni, ha voluto che anche gli alunni della Scuola primaria si confrontassero con la storia e il dolore dei loro nonni o bisnonni, tutti coinvolti nei fatti di guerra dell’autunno del 1943.
Si è trattato di un incontro diverso dal solito, non una tavola rotonda di esclusiva divulgazione scientifica, ma un contesto spontaneo e partecipato seppur gli alunni di questa età si confrontano con pagine di storie di gran lunga precedenti a quelle raccontante. Merito dei relatori, che per l’occasione hanno vestito con intelligenza e premura i panni dei narratori: Felicio Corvese, presidente della sezione casertana dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza e del Centro Studi “Francesco Daniele” di Caserta, e Giuseppe Angelone, storico e ricercatore, esperto in filmati di guerra.
Si è parlato di guerra, di uccisioni, di resistenza, di fame e di dolore, ma in particolare del desiderio di libertà. La ricostruzione dei fatti portata avanti con linguaggio semplice ed essenziale da Corvese ha catapultato i ragazzi in una realtà sconosciuta seppur si sia trattato di eventi e luoghi legati ad Alvignano; il suo intervento ha ben introdotto quello di Angelone che attraverso le immagini e i filmati d’archivio recuperati durante i suoi viaggi a Washington e Londra ha mostrato il volto di un’Italia sofferente per la guerra e lieta dell’arrivo degli americani. Caiazzo, Alvignano, Alife, Dragoni, Piedimonte, Sant’Angelo d’Alife, Raviscanina, Pietravairano, San Pietro Infine: sequenze di vita dove uomini, donne, bambini, anziani, soldati condividono l’esperienza di fame e di morte, ma anche quella di una speranza ritrovata.
Una mattinata in cui è stato facile per i ragazzi associare le scene di guerra di 70 anni fa a quelle delle stragi di oggi per comprendere la verosimiglianza tra il dolore degli uomini coinvolti in esperienze simili.
Al termine dell’incontro il plauso ai ragazzi per la costante attenzione, così come alle insegnanti e alla Dirigente Angelina Lanna per la disponibilità e la sensibilità mostrate nei confronti di tale proposta.
Nel pomeriggio invece si è ripresentato l’appuntamento con la Storia attraverso le voci dei professori di Storia e Filosofia Costantino Leuci, vicesindaco di Piedimonte , e Giovanni Guadagno, già sindaco di Alife per un intervento rispettivamente su l’ottobre del ’43 e don Antonino Leggio, sacerdote alvignanese morto sotto il bombardamento di Alife.
E proprio alla figura di Don Leggio si associa questa giornata alvignanese in quanto, prima delle relazioni del pomeriggio, è stata scoperta la lapide che intitola una strada del paese al sacerdote scomparso.
Gli eventi alvignanesi procedono secondo il programma allegato (clicca per ingrandire):