In occasione del 125° anniversario della fondazione, alunni e professori hanno riflettuto sul problema del degrado ambientale del territorio. Seguiranno nuovi appuntamenti.
La Redazione – In occasione dei 125 anni dalla sua fondazione, l’istituto Agrario di Piedimonte Matese, ha ospitato un convegno sulla legalità e sull’educazione ambientale presieduto da figure di spicco del nostro territorio e non solo. Ha partecipato tra gli altri il magistrato Lucia Minauro, in servizio presso il tribunale di Nola, la quale ha concluso il suo intervento con l’esortazione agli studenti presenti a non lasciar correre queste cose e soprattutto a prenderne consapevolezza. Gli argomenti trattati nel suo discorso sono incentrati sulla legislazione ambientale con particolare riferimento a quella sui rifiuti e alla continua emergenza che “rovina” il nostro territorio. Non solo parole ma fatti, cifre: dal 2006, 1198 ordinanze di arresti, 85 procure impegnate, 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, 3 milioni di volume d’affari. Questo quanto riportato dal magistrato. La legalità è un concetto forse di difficile comprensione ed applicazione ma può anche essere il prodotto di semplici azioni quotidiane che ogni cittadino può e dovrebbe svolgere. Giornalisti, professori, ex docenti, si sono espressi in riguardo a ciò, portando i ragazzi a riflettere e gli adulti alla sensibilizzazione delle future generazioni su questa nota dolente della nostra regione. Il giornalista de Il Mattino, Gianfrancesco D’Andrea, ha sollecitato tutti a riflettere su ciò che si sta facendo e a non vanificare gli sforzi di quanti si stanno prodigando affinché si arrivi ad una soluzione. L’assessore alla cultura e vicesindaco, Costantino Leuci, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese, ha toccato ed approfondito il tema della desertificazione interna accompagnato da quello dell’abbandono delle montagne e delle zone agricole. In questo modo la legalità sarà ancora di più a rischio visto che andranno sempre a diminuire coloro che avranno cura delle nostre zone interne presentate tristemente dai canali mediatici-informativi, ma tuttavia parte integrante della vecchia “terra felix”.