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Valle Agricola. I funerali di don Lino Izzo, accompagnate da un clima di festa, come lui aveva chiesto

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Si sono svolti ieri nella chiesa di San Sebastiano a Valle Agricola i funerali di don Lino Izzo, parroco per lunghi anni ad Ailano e Prata Sannita

don lino izzo_funerale_valle agricolaLa Redazione Al rito, presenziato da Mons. Valentino Di Cerbo, nonostante le tante difficoltà a cui si è dovuti far fronte per raggiungere il Comune matesino completamente avvolto e quasi sommerso dalla neve, hanno preso parte alcuni sacerdoti, la comunità di Valle Agricola e alcuni fedeli delle due parrocchie che don Lino ha guidato in passato: Ailano e Prata Sannita.
don lino izzo“Don Lino era un uomo semplice, libero da formalismi e che, dietro la sua riservatezza e discrezione, nascondeva una personalità molto forte, un temperamento deciso, tratti bellissimi, tipici della gente di montagna; una caparbietà messa a servizio dell’uomo e del Vangelo e una riservatezza conservata anche nell’ultimo periodo, segnato dalla sofferenza e dalla malattia”. Così Mons. Valentino Di Cerbo durante l’omelia, dopo aver riflettuto sulla Parola di Dio.
Don Lino ha vissuto il suo ministero non solo come Parroco, ma anche come insegnante di Religione Cattolica presso il Liceo ‘Galileo Galilei’ di Piedimonte Matese, educando varie generazioni di giovani. Questo servizio, durato più di 30 anni, è stato quello più prolungato di tutto il suo ministero, seguito dai 20 anni alla guida della Comunità di Ailano e i 10 alla guida della Comunità di Prata Sannita. “Ho conosciuto don Lino – così il Vescovo – proprio mentre era insegnante a Piedimonte e parroco a Prata. La malattia iniziava a fargli mancare le forze costringendolo ad abbandonare prima la Scuola e poi anche la parrocchia. Ricordo quando venne a consegnarmi le dimissioni da parroco: aveva gli occhi pieni di lacrime e di dolore per il gesto al quale era umanamente costretto, ma era consapevole di non riuscire ulteriormente a guidare la Comunità. Un prete soffre quando deve lasciare la Comunità della quale è alla guida ma tuttavia riconosce che questa non è sua ma del Signore. Don Lino era innanzitutto un prete”.
Il rito funebre, per volere espresso dallo stesso don Lino al parroco don Salvatore Di Chello prima di morire, è stato caratterizzato da una cornice di festa. “Un prete che muore – ha detto Mons. Di Cerbo – è felice perché vive l’incontro col suo Signore, il Dio che ha servito, il Dio della sua vita. La fede non è altro che questo: nostalgia dell’amato, nostalgia di Dio”.
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Mons. Di Cerbo al termine ha ringraziato i familiari del defunto, in particolare le sorelle che nel periodo della malattia hanno accudito con amore e pazienza il fratello sacerdote. Il Vescovo ha poi confidato ai presenti, quanto don Lino aveva espresso nel loro ultimo incontro, nella vigilia di Natale a Benevento. “Don Lino ci teneva a festeggiare il 18 Gennaio i 40 anni di sacerdozio ma, evidentemente il Signore ha riservato per lui una festa diversa, una festa più grande in Cielo”. Alla fine della Celebrazione anche il Sindaco di Valle Agricola (foto a destra) insieme ad Antonio Ferraro di Ailano hanno salutato e ringraziato don Lino per il suo servizio umile e fedele.

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