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A Piedimonte Matese la preghiera tra cattolici, protestanti ed ortodossi

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Torna la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Celebrazioni in tutto il mondo, anche nella diocesi di Alife-Caiazzo

Settimana di preghiera per l'Unità dei Cristiani alife-caiazzo piedimonte matese
In occasione del Festival della Parola, il 28 maggio la Preghiera per l’Unità dei Cristiani presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese con il Pastore Leonardo Magrì, padre Igor Vyzhanov e don Gaetano Castello

La Redazione – Torna anche quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: si celebra infatti ogni anno, dal 18 al 25 gennaio in tutto il mondo l’ottavario che vede riuniti intorno alla parola di Dio migliaia di cristiani.
Anche la Diocesi di Alife-Caiazzo, attraverso l’Ufficio liturgico, organizza a Piedimonte Matese presso la Chiesa di Santa Lucia un momento di condivisione spirituale giovedì 21 gennaio alle 18.00 che quest’anno ha come tema Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio tratta dalla prima lettera di San Pietro Apostolo.
Oltre al Vescovo Valentino Di Cerbo, ci saranno i rappresentanti religiosi del mondo protestante e ortodosso e i fedeli che si uniranno in preghiera.
È cresciuto visibilmente il numero delle presenze – soprattutto ortodosse – in Italia, come nei comuni dell’Alto Casertano: si tratta per lo più di donne, seppur non manchi la presenza maschile, impiegate come badanti presso numerosi anziani. Vengono dalla Bulgaria, dalla Romania, dall’Ucraina, dall’oriente diviso un tempo dalla chiesa romana, ma che tuttavia cammina accanto ai fratelli cattolici.
All’inizio del 1900 quando la volontà di tornare a camminare insieme si fece sentire da più parti, iniziarono a delinearsi forme concrete di preghiera condivisa e nuove possibilità di confronto tra anglicani, protestanti e cattolici pur preservando l’integrità di scelte storiche che avevano diviso il comune cammino cristiano.
Sarà il Concilio Ecumenico Vaticano II a dare un nuovo impulso al “ritrovato” senso di unità e successivamente Giovanni Paolo II con l’enciclica Ut unum sint a dare nuove indicazioni e nuovo coraggio a questo cammino: “Ringrazio il Signore perché ci ha indotto a progredire lungo la via difficile, ma tanto ricca di gioia, dell’unità e della comunione fra i cristiani. I dialoghi interconfessionali a livello teologico hanno dato frutti positivi e tangibili: ciò incoraggia ad andare avanti”.
In questa prospettiva si sono moltiplicate negli anni iniziative di condivisione ed è proprio in questo solco che si inserisce la preghiera della Diocesi di Alife-Caiazzo, considerandola un momento di un più intenso clima di condivisione che si respira insieme non solo ai fratelli cattolici ma anche a quelli di fede musulmana e sint attraverso le iniziative di festa e formazione organizzate dalla Caritas o presso le parrocchie.

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