Home Chiesa e Diocesi Piedimonte Matese. Celebrata la Solennità dell’Immacolata Concezione

Piedimonte Matese. Celebrata la Solennità dell’Immacolata Concezione

Ieri sera, nel Santuario di Ave Gratia Plena, la solenne concelebrazione conclusiva a cui è seguita la cerimonia della discesa dell’immagine ed il bacio del piede da parte dei fedeli

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ave-gratia-plena-piedimonte-matese-1Momenti di intensa commozione hanno accompagnato, ieri sera, la concelebrazione con cui si è conclusa la Solennità dell’Immacolata Concezione presso il Santuario piedimontese di Ave Gratia Plena. Tale festa, quest’anno, ha assunto un tono particolarmente solenne: si veniva infatti da un mese precedente particolarmente carico di eventi, quali la conclusione dell’Anno Santo straordinario della Misericordia e l’Apertura del Sinodo diocesano. Forte perciò di esperienze dal respiro così vasto, Mons. Valentino di Cerbo, nostro Vescovo, ha espresso e realizzato il desiderio di predicare il tradizionale novenario del mattino, per impetrare dalla Vergine la buona riuscita del Sinodo. Lungo nove mattinate spiritualmente intense, egli si è reso protagonista, insieme con i fedeli, di un itinerario alla ricerca del volto di Maria nella Bibbia, che è iniziato il 29 novembre per terminare all’alba di mercoledi scorso.
ave-gratia-plena-piedimonte-matese-2Ieri invece, il Presule ha celebrato la principale delle Sante Messe mattutine: al termine di questa cerimonia si è svolto il rito dell’omaggio al Monumento dell’Immacolata presso l’Epitaffio, che negli ultimi anni sta diventando un vero e proprio appuntamento cittadino, a cui partecipano i tre parroci piedimontesi, riuniti in un’unica preghiera di lode e di affidamento alla Regina della città. Sempre insieme, nel tardo pomeriggio, i tre parroci hanno concelebrato la Santa Messa vespertina, in una Chiesa parrocchiale stracolma di fedeli; presenti inoltre Don Salvatore Zappulo, non che i parroci emeriti Don Domenico La Cerra e Don Alfonso De Balsi. Nella sua omelia, il Parroco Don Emilio Salvatore ha invitato i fedeli a guardare Maria “dal viso in giù”, contemplandone in particolare le mani giunte in preghiera e come Ella schiacci il serpente, simbolo del male e di tutte le tentazioni di peccato di cui il mondo, purtroppo, non riesce a fare a meno. Terminata la Messa, l’immagine dell’Immacolata è discesa lentamente dall’altare maggiore per essere offerta al bacio dei presenti. “Per me è stata un’esperienza bellissima – ha affermato Mons. Di Cerbo a margine della conclusione delle celebrazioni – mi sono sentito immerso nella fede e nella devozione a Maria del popolo di Piedimonte: questo mi ha aiutato molto e mi ha fatto vivere molto bene questo momento. Penso che queste tradizioni siano da tenere strette con i denti e da custodire, perché esprimono l’anima delle nostre Comunità.”

 

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