“Ho trovato un’assemblea di fedeli raccolta, pronta a rispondere della responsabilità che ci attendono da oggi in poi”. Dopo la messa del 1 maggio che ha aperto il primo sinodo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Mons. Valentino Di Cerbo, fa memoria di quel momento solenne, in cui sacerdoti, religiosi e laici hanno giurato la propria fedeltà al Vangelo e alla Chiesa impegnandosi a “riscrivere” la storia della Diocesi.
“Un impegno per il quale sono grato a tutti, per il lavoro già svolto nei mesi passati dalla Segreteria, dalle cinque Commissioni che hanno preparato i documenti e dai tanti che a vario titolo hanno partecipato alle Assemblee di forania momenti questi in cui tutti abbiamo respirato un anticipo di sinodalità nella comunione e nel confronto che si è generato”.
Questa sera alle 18.30 la Chiesa Cattedrale sarà l’aula sinodale in cui si darà inizio alle operazioni di voto dei 141 delegati sul documento della I Commissione “Il servizio della Parola di salvezza”. Le sedute potranno essere seguiti in diretta streaming ai seguenti indirizzi www.clarusonline.it e www.diocesi-alife-caiazzo.it.
Clima di attesa, di speranza, non senza l’incertezza di un momento storico che per la prima volta tocca così da vicino il cuore della Diocesi di Alife-Caiazzo a distanza di due secoli dall’ultimo sinodo per la ex diocesi di Alife e a 80 anni da quello della ex diocesi di Caiazzo.
“Il cammino che abbiamo intrapreso mesi fa – prosegue il Vescovo – adesso ci chiede qualche sacrificio in più di cui comprendo il peso e la fatica del tempo sottratto da ciascuno dei sinodali alla propria famiglia, al lavoro, agli impegni personali e pastorali, e al tempo libero: questa è la bellezza di una famiglia che tuttavia ha scelto la strada per provare ad essere una Chiesa “normale” e da Emmaus – luogo della delusione e della rassegnazione – fa ritorno a Gerusalemme, con la certezza di avere accanto – nella sua storia – il Signore risorto”.
La “normalità” proposta in più occasioni dal Vescovo per la sua Diocesi si è tradotta negli ultimi anni nella messa a punto di progetti e itinerari non d’occasione ma di percorsi stabili che a più livelli hanno interessato i diversi settori della pastorale e che nelle fasi preparatorie del Sinodo si sono arricchiti del contributo vivace e propositivo di molti.
“Mi auguro partecipazione, competenza, serietà degli impegni assunti e passione nel cammino futuro che insieme compiremo” conclude il Vescovo.
Per oltre un mese si rinnoveranno le sedute assembleari includendo quale momento forte – per l’intera Chiesa diocesana – la veglia di Pentecoste, sabato 3 giugno.