Il volto di un ragazzo di oggi, di un trentenne di Hannover dalle grandi speranze, ma con i piedi stanchi e gonfi, tipici degli antichi pellegrini del passato: è così che giovedì scorso, sulla soglia della Chiesetta di S.Antonio di Padova a Piedimonte Matese, si è presentato Philipp, giovane ingegnere meccanico che, fresco del titolo accademico, ha deciso di intraprendere un pellegrinaggio a piedi in solitaria, alla volta di Roma. Partito da Santa Maria di Leuca lo scorso 28 aprile, Philipp ha percorso la Via Francigena del Sud, risalendo la costa e toccando località come Otranto e Lecce, Brindisi, Ostuni e Bari, fino a raggiungere il Gargano, da cui poi si è inoltrato nel territorio sannita.
Accolto dal Parroco di Ave Gratia Plena, Don Emilio Salvatore, il giovane avrebbe dovuto sostare nel capoluogo matesino per una sola notte, riprendendo il cammino l’indomani: conquistato dall’accoglienza della Comunità di Vallata, ha deciso di trattenersi più a lungo, per visitare Piedimonte e prendere parte ad una serie di appuntamenti cittadini e diocesani; venerdi scorso infatti, il giovane ha partecipato alla processione ed alla Messa vespertina in onore di San Marcellino, Patrono della città, mentre sabato sera era presente alla Veglia di Pentecoste nella Cattedrale di Alife.
Durante il week end matesino inoltre, Philippe ha visitato il Museo civico, ha avuto modo di conoscere Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo di Alife-Caiazzo ed ha lasciato una testimonianza personale ai parrocchiani di Ave Gratia Plena al termine della Santa Messa dei ragazzi, nella domenica di Pentecoste.
Le impressioni di Philipp. Durante la sua trasferta altocasertana, terminata stamane, il giovane pellegrino tedesco ci ha raccontato le impressioni di questo percorso a piedi. Padroneggiando un ottimo italiano, che non tradiva un’inconfondibile accento teutonico, il giovane ha detto “Dopo essermi laureato, ho pensato che avevo bisogno di qualcosa di silenzioso, di un momento per ritrovare me stesso, nella spiritualità, così ho iniziato questo cammino. L’idea mi è venuta dopo aver fatto il percorso della Via Francigena nel tratto da Siena a Roma con un mio amico. Quando ho scoperto che c’era anche questo tratto, più a Sud, molti mi hanno detto che era difficile e che non avrei trovato indicazioni né percorso”. Il ragazzo puntualizza “Certo non ci sono sentieri organizzati, come in Toscana e fino ad ora è stata una continua avventura, però sta andando benissimo: lungo la via Francigena ci sono molti pellegrini, ma è un discorso molto sportivo e turistico. Ricordo che quando arrivammo a San Gimignano mamma mia, bellissimo paese, però quanta gente sulla strada principale! Qui invece è più silenzioso, i posti sono più semplici, è tutto più spirituale, perché la Cultura del Sud è più religiosa”. Philipp conclude “Tutto questo è una buona cosa per me, perché in questi paesi sto conoscendo l’Italia vera”.