La città si prepara ad uno dei momenti più attesi dell’anno: la festa in onore del Santo Patrono, Sisto I, papa e martire, evento tra i più commentati, tra i più sentiti anche dalle comunità limitrofe.
Festa che per la durata, la solennità, il flusso di presenze che raccoglie, emerge in tutto l’Alto Casertano.
Il Patrono della città e della Diocesi di Alife-Caiazzo, trova ogni onore, ogni attenzione nella dimensione popolare che caratterizza questo momento: esperienza esclusiva di popolo, spesso unica esperienza di sacro per molti, ma occasione per tornare a sentirsi grande famiglia.
Tutto ha inizio giovedì mattina con la tradizionale fiera di San Lorenzo, poi attesa per la sera, per la celebrazione e la processione che raccoglie migliaia di persone e tutto il clero diocesano. Al termine della celebrazione, il percorso dalla Cattedrale alla Cappella di San Sisto fuori le mura, accompagnato dal canto delle litanie, accompagna il busto argenteo del Santo Patrono, nel luogo in cui per la prima volta sostarono le sue reliquie nel 1131 giunte da Roma.
Attesa come ogni anno per il breve messaggio che il Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo consegna alla Città: lo sguardo al passato e la lettura del presente diventano occasione per guardare al futuro ancora più radicati al Vangelo.
La mattina dell’11 agosto, la processione riporta il busto del Patrono in Cattedrale ove il Vescovo presiede la solenne celebrazione; alla sera la consueta processione per le vie cittadine ornate dalle caratteristiche infiorate.
Il programma civile della festa prosegue il 12 con spettacoli musicali e il gran spettacolo pirotecnico di mezzanotte; poi il 13 con l’atteso concerto di Pupo.
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