Home Scuola Prelievo bambini fuori scuola. “Libertà di scelta ai genitori”, così l’on. Sgambato

Prelievo bambini fuori scuola. “Libertà di scelta ai genitori”, così l’on. Sgambato

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, l'on. Camilla Sgambato (PD) afferma che "la decisione di accompagnare o andare a prendere i figli a scuola dipenda esclusivamente dalla volontà delle famiglie"

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Incalza, in questi giorni, il dibattito sul “prelievo degli alunni fuori scuola” e sulla necessità di stabilire le responsabilità di un tale impegno.
“Siamo convinti sia necessario intervenire per colmare un vuoto normativo e fare in modo che la decisione di accompagnare o andare a prendere i figli a scuola dipenda esclusivamente dalla volontà delle famiglie“. Dopo il pronunciamento in merito alla questione da parte dei giudici di Cassazione, si esprime così l’on. Camilla Sgambato (PD), componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, alla luce della confusione che tale decisione ha generato. Una diffusa incertezza che chiama in causa sia i dirigenti scolastici che le famiglie, le quali sono ben consapevoli di non poter di fatto essere presenti ogni giorno all’uscita da scuola.

“Sono certa che vi siano margini per trasformare la proposta di legge Malpezzi, che restituisce validità all’autorizzazione con cui i genitori esonerano la scuola, in una norma immediatamente applicabile”. Ai genitori va riconosciuta, dunque, la massima libertà di organizzazione, in base ai propri impegni e alle proprie possibilità concrete. Il personale scolastico, d’altro canto, hanno il dovere di vigilare sui ragazzi solo “entro le mura scolastiche”. Al contempo, la parlamentare assicura il suo interessamento affinché “la norma possa essere estesa anche per le attività pomeridiane ludico-ricreative destinate ai ragazzi”.

 

 

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