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Oggi si ricorda la Presentazione di Maria al Tempio

E’ l’ultima delle feste mariane dell’Anno liturgico e forse la meno conosciuta: trae origine dai Vangeli apocrifi ma, col passare dei secoli, è entrata nella Storia e nella tradizione della Chiesa, fino a diventare di recente la festa di tutti i consacrati

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Camillo Procaccini, Presentazione di Maria al Tempio – Milano Chiesa di S.M.d. Carmine (Fonte Wikipedia)

Oggi la Chiesa Cattolica ricorda la Memoria della Presentazione di Maria al Tempio: si tratta dell’ultima delle feste mariane dell’Anno liturgico. Tuttavia, malgrado la sua posizione sia tanto importante importante, si tratta di una ricorrenza che non è particolarmente conosciuta.

Origine della Festa
Tale memoria trae spunto dai Vangeli apocrifi, in particolare dal Protovangelo di Giacomo: nel capitolo VI Anna e Gioacchino, avendo chiesto a Dio il dono di un figlio, promettendone la consacrazione, condussero Maria al Tempio; fu cosi che la Vergine, ancora in tenera età – sembra avesse appena tre anni – iniziò a prendere parte alla vita sacerdotale, fino all’incontro con Giuseppe.

L’uso di festeggiare tale avvenimento il 21 novembre, sarebbe nato quando, completata la costruzione della Basilica di S. Maria la Nova in Gerusalemme, ad opera di Giustiniano I, la si consacrò proprio in tale data, nell’anno 543. In seguito, nell’XI secolo e per tutto il Medioevo tale festa fu sempre più considerata: infatti, Papa Gregorio XI nel 1372 introdusse questa festa ad Avignone, dove allora aveva sede la corte papale ed infine Sisto V la rese obbligatoria per tutta la Chiesa, nel 1585.

Nella Repubblica di Venezia, il 21 novembre figurava tra le festività principali, in quanto ricordava la liberazione prodigiosa della Serenissima dall’epidemia di peste, cessata nel novembre del 1630 (ancora oggi, questa data contrassegna la principale festa mariana della Città lagunare).

Anche la Chiesa ortodossa celebra con particolare solennità la Presentazione di Maria, arrivando ad inserirla tra le dodici festività maggiori: dal 1969, con il varo del nuovo calendario liturgico, la Chiesa Cattolica declassò questa festa in memoria, ma pur traendo origine dagli apocrifi la si mantenne, poiché in essa si ricorda l’offerta totale della Vergine ai piani di Salvezza di Dio. Proprio per questa ragione, in tempi più recenti, S. Giovanni Paolo II ha reso il 21 novembre una giornata Pro Orantibus, dedicata in particolare alle donne consacrate ed ai religiosi.

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