Home Amministrative 2018 Alife. Intervista al neo sindaco Maria Luisa Di Tommaso

Alife. Intervista al neo sindaco Maria Luisa Di Tommaso

Far funzionare la macchina amministrativa con le figure apicali di riferimento: questa la premessa alla soluzione di ogni altra emergenza e all'iter procedurale del dissesto

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Tra le priorità della neoeletta a sindaco Maria Luisa Di Tommaso della lista Rinascita Alifana, quella di individuare le figure di riferimento alla guida degli Uffici comunali. Poi un invito ai due gruppi di minoranza ad una “collaborazione reciproca” e in ultimo il ruolo della Chiesa ad ispirare la politica ai valori alti. 

Come ci si sente a poche ore dal risultato elettorale, in particolare per un neo sindaco donna e mamma?
È una grande emozione supportata dal dato effettivo e reale che il mio caso è quello della prima donna eletta direttamente dal popolo. Un altro caso di donna a capo della Città, Iole Isabella, non era avvenuto per suffragio diretto ma per scelta del Consiglio comunale. Una duplice emozione dunque, sostenuta dal fatto che chi ha votato la mia lista ha voluto me come sindaco in maniera esplicita.

Quali sono i primi impegni che si impongono e quali nell’immediato possono essere affrontati?
Dai primi incontri con il Segretario e gli impiegati – che per l’assenza di figure di funzionari si adoperano in tutte le funzioni – la prima constatazione è la necessaria presenza di figure apicali a capo degli Uffici, alcune delle quali sono anche in scadenza di contratto…
La prima esigenza è il funzionamento della macchina amministrativa, premessa necessaria a risolvere ogni altra emergenza. Stiamo facendo consultazioni al fine di individuare le figure professionali di cui abbiamo bisogno.  Di conseguenza verrà la risoluzione dei problemi noti a tutti, di cui hanno parlato anche gli altri candidati sindaci in campagna elettorale: il dissesto del manto stradale e il problema della carenza idrica sono alcune delle priorità che rientrando nel nostro programma elettorale.

Pensate di aver ben individuato i bisogni degli alifani?
In campagna elettorale ci siamo resi conto che i nostri obiettivi corrispondevano di fatto alle esigenze della popolazione. Ma ripeto, tutto dipenderà dalla ripartenza della macchina amministrativa. A quel punto inizieremo a lavorare dalle piccole cose, come la fontana all’ingresso della città, biglietto da visita per il turista che viene ad Alife.

Per i turisti che vengono in Città ci sarebbe da fare anche altro rispetto alla fontana…
Esatto.

Considerando il dissesto finanziario del Comune di Alife, come pensa di procedere con le emergenze citate e le ulteriori necessità?
La macchina burocratica è ferma, e dalle personali constatazioni di questi primi giorni mi sto rendendo conto – anche da un confronto con l’Ufficio tecnico che le stesse procedure legate al dissesto sono più lente a causa della stessa lentezza amministrativa generale.
Non si può più aspettare.  Per questo motivo la priorità è colmare le lacune amministrative anche per andare avanti con la stessa procedura del dissesto. Accelerare i tempi vuol dire adottare le misure necessarie a favore della cittadinanza.

A quando il primo Consiglio comunale?
La settimana prossima…

Ha già in mente l’assegnazione delle deleghe ai Consiglieri?
Ancora non abbiamo stabilito nulla, stiamo affrontando le priorità che le ho appena citato.

Per quanto riguarda il rapporto con i due gruppi di minoranza, qual è la sua richiesta e il suo pensiero in questo momento?
Sento il bisogno di una collaborazione reciproca. Nella mia vita sono sempre stata una persona positiva perciò spero che questa  ci sia tanto per le iniziative che partono da noi, quanto per quelle che verranno da loro. Un venirsi incontro reciproco nei limiti del possibile…

Tra qualche giorno ad Alife la parrocchia darà inizio alla missione cittadina. Chiesa e politica in che modo possono lavorare insieme se consideriamo il fine comune città, cittadini, buon esempio?
La Chiesa è una presenza fondamentale in una comunità e lo dico a prescindere dal mio ruolo di sindaco. I miei principi sono sempre stati cattolici.. adesso ancora di più sento questa esigenza di crescita insieme: la chiesa può dare tanto alla casa comunale, in senso lato, come ispirazione alla attività politica che verrà in futuro; e anche la politica può dare tanto alla Chiesa, sempre nella logica che le ho già citato della collaborazione reciproca. L’immagine è quella di due parallele che viaggiano affiancate, seguendo ognuno la propria linea, verso l’unico obiettivo che è il bene di Alife. Ci conto, ci spero molto.

Grazie per la disponibilità e buon lavoro!
Buon lavoro anche a voi tutti…

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