Correva l’anno 1994 quando l’Associazione Culturale Cluvia dava il via alla prima edizione de La Giostra. Da ben ventiquattro anni, il primo fine settimana di Agosto gli abitanti di Castello del Matese fanno un salto indietro nel tempo, nel quale dame, cavalli, cavalieri, sbandieratori, giullari, cantori e artisti congelano l’epoca moderna e ci riportano nel Medioevo.
L’evento torna dal 3 al 5 agosto, di sera, nella suggestiva cornice del borgo matesino.
Tra gli eventi che arricchiscono il calendario della Giostra di questa ventiquattresima edizione ve ne segnaliamo due perchè parlano di giovani talenti; saranno i vicoli, i portoni, gli androni il suggestivo scenario delle esposizioni e delle esibizioni.
La chiesa di Sant’Antonio apre le porte all’arte
Per questa edizione del 2018 ad abitare la piccola chiesa settecentesca sarà l’artista Concetta Isacco con la sua personale di pittura dal titolo L’Eternità di ricordo, dedicata a Salvatore Montone, custode storico della chiesa e nonno dell’artista venuto a mancare sette anni fa.
Ogni singola opera presente in questa personale sarà legata all’altra da un filo conduttore: il ricordo.
I ricordi legati alla morte di persone a noi care, vengono visti singoli tasselli che in un primo momento si palesano come lame taglienti, per poi trasformarsi in “ossigeno “ per sopravvivere a chi non c’è più.
“I ricordi sono quanto di più prezioso una persona possa lasciarci”. Spiega l’artista Isacco. “Un tesoro dal valore inestimabile fatto di abitudini, di sorrisi e di abbracci; piccoli tasselli che hanno la capacità di contenere tutto ciò che di più bello la persona avesse in vita“.
“Gaudia mirifica magnificate in musica”, la musica medievale di “Cantus Temporis”
Non poteva mancare nell’ambito della manifestazione la magia della musica medievale del coro polifonico “Cantus Temporis” che si esibirà nella chiesa di Sant’Antonio domenica 5 agosto alle 21.00.
Nel Medioevo la musica ha ricoperto un ruolo di fondamentale importanza. Spaziando dal campo religioso e liturgico a quello popolare e profano la musica era concepita come una vera e propria scienza, una connessione tra i suoni e il moto dei pianeti nello spazio, capace di influenzare lo stato d’animo e il carattere di chi la ascoltava.
Cantus Temporis nasce nell’Aprile 2017 da un’idea di Alfonso Damiani, un giovanissimo studente iscritto al corso di laurea in “Chitarra Classica” presso il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento. La passione di Damiani per la musica e per il canto corale lo spinge a ricercare, studiare e dirigere brani corali del Medioevo e del Rinascimento, prestando particolare attenzione alla filologia musicale nell’ esecuzione degli stessi. Con il concerto “Gaudia Mirifica magnificate in musica”, l’ ensemble eseguirà brani di famosi compositori tra i quali A. Banchieri, F. Azzaiolo, A. Willaert, Marenzio, J. Del Encina e grazie ai loro testi e alla loro musica narreranno le vicende di “Cavalieri, Amori, Cortesie e Audaci imprese”.