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Piedimonte Matese. La comunità celebra san Marcellino. IL PROGRAMMA

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La comunità di Piedimonte Matese si prepara a celebrare San Marcellino, patrono della Città e dei Sobborghi che ricorda ogni 2 giugno, data che celebra il martirio subito nell’anno 304 durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, insieme a San Pietro e Sant’Erasmo. La parrocchia di Santa Maria Maggiore, che custodisce l’artistico busto reliquiario, si accinge a vivere la festa con una serie di celebrazioni, a cominciare dal Novenario dal titolo San Marcellino, Prete Santo e Martire della Fede. A partire da venerdì 23 maggio, alle 18.30, e fino a venerdì 31, è previsto l’intervento di sacerdoti e religiosi della Diocesi e non solo, ognuno dei quali si soffermerà su un tema diverso.

Ad aprire il tempo della Novena padre Fabrizio Cristarella Orestano della Comunità monastica di Ruviano, il quale rifletterà su “Il Signore chiama. Anche per te” (GE 10-18). Domenica 2 giugno alle 10.30 si terrà la Solenne Celebrazione presieduta da mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore della diocesi di Alife-Caiazzo. La statua con Reliquiario di san Marcellino sarà condotta in processione alle 17.00 e, giunti in piazza Roma, si parteciperà al tradizionale rito della consegna delle chiavi della Città al Santo Patrono da parte del sindaco di Piedimonte, Luigi Di Lorenzo.

 

Programma completo dei festeggiamenti

La vita di San Marcellino
Le notizie sul martirio del sacerdote Marcellino e dell’esorcista Pietro si ricavano dalla testimonianza di Papa Damaso: essi vivevano a Roma a principio del IV secolo dell’era cristiana: era imperatore Diocleziano, il quale scatenò una furiosa persecuzione, di cui i due cristiani rimasero vittime. Sottoposti a diverse torture, vennero obbligati a scavarsi la fossa ed il 2 giugno del 304 vennero decapitati: ricomposte più decorosamente dalla matrona Lucilla in quelle che poi verranno chiamate Catacombe dei santi Marcellino e Pietro, buona parte delle loro reliquie vennero condotte in Germania nell’anno 826. San Marcellino a Piedimonte. Il culto all’antico Martire Marcellino esplose a Piedimonte con l’arrivo di una parte del Cranio nel 1641, ad opera del vescovo di Alife Pietro Paolo de Medici e la realizzazione di una prima statua, nel maggio dell’anno seguente. Il 16 agosto 1645 il pubblico Parlamento piedimontese elesse san Marcellino Patrono di Piedimonte, nomina confermata un anno dopo con decreto della Sacra Congregazione. Nel 1685, il Vescovo Giuseppe de Lazara ottenne una seconda reliquia, quella della tibia, che venne collocata alla base del busto-reliquiario: quest’ultimo, reso più ricco nell’anno 1700, venne mutilato nella notte del 15 febbraio 1976 e restituito alla devozione popolare nell’anno seguente, grazie al lavoro del celebre scultore Enrico Manfrini. I piedimontesi fanno precedere la Memoria liturgica del Santo con un novenario, che si apre con la traslazione del busto dal suo altare la sera del 22 maggio: la Festa del 2 giugno culmina con la Consegna delle Chiavi della Città al Santo Patronorito ripetuto dal sindaco al termine della Processione.

Scarica il PROGRAMMA completo della Novena

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