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Sinodo, strada e traguardo. Le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo dal 1 dicembre in cammino

“Protagonisti per una Chiesa sinodale”: il tema dell’incontro che apre la fase sinodale delle due Chiese guidate dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli

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Le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo si danno appuntamento il 1 e 2 dicembre per dare inizio al cammino sinodale indetto da Papa Francesco: sono attesi i delegati parrocchiali e delle Associazioni, i sacerdoti, i diaconi i religiosi per un primo momento formativo. Il cammino si concretizzerà nelle parrocchie nei mesi successivi.

La Chiesa è Sinodo; lo è per sua natura e non per la scelta programmatica di iniziative sinodali; perché da sempre la Chiesa è cammino insieme, confronto, comunione, partecipazione all’unico progetto: evangelizzare e testimoniare il Vangelo. Non si è credenti single, ma credenti-famiglia…

 PERCHE’ UN SINODO?  Perché allora tanto mobilitarsi intorno alla novità che coinvolge la Chiesa universale fino al 2023 e quella italiana fino al 2025? Papa Francesco lo scorso 10 ottobre ha indetto il Sinodo affidando a vescovi, preti, laici il compito di un esercizio sinodale nuovo, e tramite esso riformare la Chiesa… Per quale motivo? Fondamentalmente l’istituzione umana e terrena della Chiesa (cfr. EG n.26) ne richiede il continuo aggiornamento perché essa sia esperienza presente, voce dialogante con ogni generazione, sia soluzione al grido dell’uomo in ogni tempo. È tempo di un di più da vivere nelle strutture ecclesiali e da donare al mondo; di uno slancio interiore che apra la coraggiosa strada verso l’uscita, più che dalle chiese dal clericalismo imperante che fissa ruoli e istituzioni e frena il dialogo che costruisce; è tempo di  esaminare come nella Chiesa vengono vissuti la responsabilità e il potere, e le strutture con cui sono gestiti… ; è tempo di sperimentare modi partecipativi di esercitare la responsabilità nell’annuncio del Vangelo… (cfr. Documento Preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 07.09.2021).

 LA CHIESA CHE SOGNIAMO.  Il cammino sinodale allora vuole essere esperienza di confronto interno ed esterno sul modo di essere credenti-specchio di Cristo; esperienza di popolo che insieme percorre la stessa strada arricchendosi dei doni di ciascuno (una Chiesa sinodale è quella in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Popolo fedele, Collegio episcopale, Vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri… cfr. Papa Francesco). Ma soprattutto cammino che punta ad un obiettivo che Papa Francesco ha indicato in occasione del Sinodo dei Giovani del 2018: “far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani”. Comunione, partecipazione, missione, sono “gli assi portanti di una Chiesa sinodale”, il laboratorio in cui attivare l’esperienza da oggi al futuro.

Il campo d’azione resta la vita, il mondo, le strade, le case degli uomini e delle donne, lì dove vive l’umanità da incontrare e toccare ricordando che “l’annuncio evangelico non è rivolto solo a pochi illuminati o prescelti” (cfr. Documento preparatorio “Per una Chiesa sinodale”).

Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, Vairano Scalo. Il 17 ottobre S. E. Mons. Giacomo Cirulli ha presieduto la Messa che ha aperto il sinodo nelle due Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo contemporaneamente a molte diocesi italiane

LE TAPPE.  Nel cammino sinodale della Chiesa universale dal 2021 al 2023 si innesta quello della Chiesa italiana programmato fino al 2025 e pensato in tre fasi: narrativa (2021-2022), sapienziale (2023-2024), profetica (2025). Le Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, guidate dal Vescovo Mons. Giacomo Cirulli si avviano all’esperienza della prima fase in cui verrà dato spazio all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori. In che modo? Con quale metodo? Come procederà il percorso?

Tutto ha inizio da un interrogativo fondamentale e da una serie di declinazioni adatte a diversi contesti ecclesiali, pastorali…: Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

 LA FASE NARRATIVA DI TEANO-CALVI E ALIFE-CAIAZZO. Dopo l’apertura del cammino sinodale con la celebrazione del 17 ottobre presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, il vescovo ha nominato i referenti del Sinodo e da questi è partita l’organizzazione delle fasi che la due comunità ecclesiali si apprestano a vivere.
Il primo appuntamento è fissato per il 1 dicembre nella chiesa di San Giovanni in Pietravairano dove i delegati parrocchiali (individuati dai sacerdoti o dai consigli pastorali parrocchiali) e i rappresentanti delle Associazioni e Movimenti diocesani si riuniranno per un primo confronto sui temi sinodali. Nell’occasione sarà don Walter Insero, direttore dell’UCS della Diocesi di Roma a parlare all’assemblea sul tema “Protagonisti per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione”. Il giorno seguente (2 dicembre) il confronto sarà con i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose. I delegati convocati per l’incontro sono coloro che nelle rispettive comunità (vere protagoniste di questa fase) avranno la responsabilità di animare il confronto e la riflessione; qui si costituiranno piccoli gruppi per facilitare la comunicazione e lo scambio.
Esperienze, gioie e difficoltà; passato, presente e prospettive; ferite, intuizioni e frutti da condividere cogliendo la presenza dello Spirito: la fase narrativa raccoglierà le piccole e grandi storie delle due Diocesi (sono 10 i nuclei tematici che guideranno la riflessione. Clicca). Il frutto delle discussioni ritornerà alla Diocesi e da essa alla Chiesa italiana. La stesura di un primo documento d’insieme sarà poi motivo di nuovo approfondimento nei territori. Un sinodo dal basso, così lo ha chiesto Papa Francesco sognando il coinvolgimento dell’intero popolo di Dio, a cui si aggiungerà la ricchezza del contributo che verrà dalle realtà territoriali laiche o da quanti hanno raffreddato il loro legame con la Chiesa: anche queste modalità di confronto saranno coordinate direttamente da Diocesi, Parrocchie e delegati.

Verso quale obiettivo? Il Sinodo è strada e traguardo.
Il mezzo per percorrerla e raggiungerlo sarà lo scomodo Vangelo.

In foto alcuni momenti della Celebrazione eucaristica del 17 ottobre 2021 in cui il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli ha dato inizio al cammino sinodale nelle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo

 

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