Home matese moderno contemporaneo Storia di una Scuola illustre. Ecco come nasceva l’Agrario di Piedimonte d’Alife

Storia di una Scuola illustre. Ecco come nasceva l’Agrario di Piedimonte d’Alife

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Matese tra moderno e contemporaneo

 

Attingiamo agli archivi del sito storiaglocale.com, serbatoio di informazioni inedite, per recuperare alla memoria un pezzo importante della storia di Piedimonte Matese: l’istituzione della Regia Scuola Pratica di Agricoltura, una delle prime in Italia, vanto del Regno… 
Una ricerca che porta la firma di Mario Martini, già docente presso l’Istituto Industriale di Piedimonte Matese, attento e scrupoloso cultore di storia locale a cui si deve il merito di ricerche e risultati inediti che oggi arricchiscono il bagaglio di conoscenze sul Matese. 

 

di Mario Martini

Il 12 luglio 1888, con Regio Decreto n° 5644, venne istituita in Piedimonte d’Alife (poi “Matese”) la Regia Scuola Pratica di Agricoltura, una delle prime in Italia, che iniziò le attività didattiche l’anno successivo.
Per ospitarla furono necessari dei lavori di adattamento dell’ex Convento dei Cappuccini (sede a tutt’oggi): una costruzione del 1577 voluta da Cassandra de’ Capua Gaetani che ne sostenne la spesa necessaria (300 ducati) e più tardi (1688) ingrandita con l’acquisizione di territori circostanti.
agrario piedimonte mateseNell’800 l’edificio fu caratterizzato dalle soppressioni che interessarono i beni della Chiesa. Sfuggì alla soppressione nel 1809 perché senza rendite, ma nel 1813 venne destinato a sede della gendarmeria Reale.
I Cappuccini vi tornarono nel 1820 ma, per gli effetti della legge eversiva del 1816, il fabbricato ritornò ad essere confiscato nel 1867 (2 ottobre) con la conseguente consegna al Comune. Gli ultimi frati lo abbandonarono nel 1883.
Per i lavori di adattamento a sede scolastica, il Comune prese dalla Cassa Depositi e Prestiti la somma di ottantamila delle vecchie lire, mettendo a disposizione anche alcuni terreni di proprietà comunale, così come dal documento di seguito riportato:

Municipio di Piedimonte d’Alife
Verbale di consegna in via amministrativa dei fondi di proprietà del Comune di Piedimonte d’Alife e che vengono ceduti in uso alla Regia Scuola pratica di Agricoltura, per la formazione del podere che deve esservi annesso.

L’anno 1890, il giorno 30 del mese di novembre in Piedimonte d’Alife.
Per effetto di deliberazione del Consiglio Comunale in data del 3 dicembre 1887, approvato dalla Deputazione Provinciale nella tornata del 14 dicembre detto n. 38446, si addiviene alla consegna dei fondi di proprietà del Comune suddetto, ceduti in pieno uso alla Regia Scuola Pratica di Agricoltura, istitutita con Regio Decreto del 12 luglio 1888, n. 5644.

Il chiostro interno

Epperò che il Sig. D’Agnese Cav. Ercole Sindaco del Comune, assistito dal Segretario Sig. Billi Arturo, procede alla consegna anzidetta, descrivendo i fondi nel modo come appresso indicato, con espressa dichiarazione che essi si appartengono in proprietà al Municipio, che rappresenta, e che la consegna stessa deve essere intesa unicamente per solo uso che la Scuola è autorizzata di farne per lo scopo della propria istituzione, inscrivendosi in catasto con apposito articolo dal quale risulti che i fondi in parola appartengono alla proprietà del Comune e per semplice uso consegnati alla Scuola Pratica.

Il Sig. Scorciarini Coppola Cav. Angelo Presidente del Comitato di Amministrazione della Scuola ed il Sig. Imperato Dott. Gabriele, Direttore della Scuola medesima nell’atto riconoscono il titolo pel quale i fondi appresso descritti vengono ceduti, ne riceve la consegna, onde per tutti, gli affetti venga a risultarne.

1- Fondo seminatorio, in parte irrigabile, con viti, alberi da frutta e con quercie, sito in questo Comune, al luogo detto Squedre o Cupa delle Nebbie, della estensione totale di ettari 3,23,52, confinante coi beni dei Sigg. Scorciarini G. Battista, Angelo e Gabriele, ora del Comune, con quello di Vincenzo Golini, beni degli eredi di Feliciano Monti, riportato in catasto all’art. 3866 sez. E; proveniente da Scorciarini Giuseppe da cui è stato acquistato dal Comune.

2- Fondo con casa rustica sito in detto Comune, luogo detto Squedre o Cupa delle Nebbie, dell’estensione di are 36,08, confinante con la via vecchia di Sepicciano, coi beni già di Marcellino Piazza e con quelli di Francesco Di Matteo, ora del Comune, riportato in catasto all’art. 3866 sez. E; proveniente da Luigi Riselli e figli dai quali il Comune l’ha acquistato.

3- Fondo seminatorio olivato con casa rustica ed aia, dell’estensione di ettari 3,51,00, sito in detto Comune, luogo denominato Squarciamento o San Francesco, confinante coi beni del Sig. D’Agnese Cav. Ercole, con quelli del Comm. Sig. Del Giudice Achille, con la via pubblica e via S. Marco, riportato in catasto all’art. 3866 sez. E; proveniente dai germani Sigg. Meola Cav. Giovanni, Concetta e Giuseppina.

Gli antichi semi custoditi oggi presso l’Agrario di Piedimonte Matese sono una base da cui partire per lo studio dei seminativi del passato

4- Fondo denominato “Chiusa”, sito in detto Comune, dell’estensione di ettari 1,15,00, e propriamente quella parte del fondo di eguale denominazione circoscritto dalla via interna, che attraversa il fondo stesso e dai pilastri d’ingresso. Lungo la strada provinciale sannitica per Gioia, sita a mano sinistra entrando nel fondo dalla strada provinciale, e che è circoscritta pure dal muro che la separa dalla strada vecchia per Sepicciano, e dal letto del torrente Cupa delle Nebbie e dalla linea di confine tra questa Zona e la rimanente estensione del fondo Chiusa, di proprietà del Comune acquirente riportato in catasto, proveniente dal Sig. Amedeo Berner.

5- Fondo denominato Squedre o Cupa delle Nebbie, sito nel Comune suddetto, della estensione di ettari 1,66,00, confinante coi beni del Sig. Vincenzo Golini, Camillo Santagata, con altri fondi acquistati dal Comune, riportato in Catasto all’art. 3866 sez. E, proveniente dai Sigg. Scorciarini G. Battista e figli Carolina, Angelo e Gabriele.

6- Fondo coltivato ad ortaglie, con casa rustica, sito nel Comune suddetto, nel luogo denominato Palombara, dell’estensione di ettari 0,96,34, confinante coi beni del Comm. Del Giudice, con quelli del Cav. D’Agnese, con la strada provinciale e via S. marco, riportato in catasto all’art. 3866 sez. E, proveniente dalla Sig.ra Contessa Laura Gaetani di Laurenzana.

7- Fondo seminatorio piano con casa rustica, sito nel Comune suddetto nel luogo denominato Cupa delle Nebbie o Squedre, dell’estensione di are 43 confinante coi beni dei Sigg. Riselli, Marcellino Piazza, Scorciarini, ora del Comune e Cupa delle Nebbie riportato in catasto all’art. 3866 sez. E proveniente dal Sig. Di Matteo Francesco di Giovanni.

8- Fondo seminatorio piano arbustato con casa rustica, sito nel Comune suddetto denominato Cupa delle Nebbie o Squedre, dell’estensione di are 74,66 confinante con la via vecchia di Sepicciano, Vincenzo Golini, e con altri fondi di proprietà del Comune provenienti dai Sigg. Scorciarini, Di Matteo, Riselli, riportato in catasto all’art. 3866 proveniente dal Sig. Piazza Marcellino.

9- E finalmente il giardino e territorio arbustato denominati “dei Cappuccini” , dell’estensione complessiva di ettari 2,16,00, già intestati al Comune di Piedimonte d’Alife e da questi ceduti alla Scuola per la formazione del podere.

Il presente verbale redatto in doppia copia, farà stato dell’avvenuta consegna e per lo che se ne esegue il deposito rispettivamente nell’archivio del Comune e della Scuola; Di quanto sopra si è redatto questo processo verbale che previa lettura e conferma viene sottoscritto dagli intervenuti.

Il Presidente del Comitato
F.to A. Scorciarini Coppola
Il Direttore della Scuola
F.to G. Imperato
Il Sindaco
F.to E. D’Agnese
Il Segretario
F.to A. Billi

Fonti
Mario Martini, “La Scuola Agraria nella storia di Piedimonte”, Piedimonte Matese 2008).
Testo tratto da https://storiaglocale.com/la-scuola-agraria-di-piedimonte-matese/

 

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