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A Castel di Sasso le parrocchie riflettono sul valore teologico e fiscale del ‘Sovvenire’ alla Chiesa Cattolica

Prosegue il tour dell'incaricato diocesano nelle Parrocchie per spiegare il valore delle offerte deducibili donate alla Chiesa Cattolica: da esse numerosi progetti per altrettante necessità e per il sostegno dei sacerdoti. Capire per motivare un gesto che conta

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Annamaria Gregorio* – Gli incontri di formazione del Sovvenire continuano itineranti nella diocesi di Alife-Caiazzo. Stavolta ospiti della parrocchia S. Maria Assunta e SS. Pietro e Paolo, nel comune di Castel di Sasso, ubicato nell’area di Monte Maggiore, con borghi e casali sparsi sulle colline ancora incontaminate. Un paesaggio di particolare pregio ambientale e naturalistico, diviso nelle frazioni di Sasso, Prea, Cisterna, S. Marco e  Strangolagalli. Qui ci sono due parrocchie, San Biagio e S. Maria di Costantinopoli e S. Maria Assunta e SS. Pietro e Paolo, entrambe affidate alla cura di Don Paolo Vitale. Quest’ultima, nella frazione di Strangolagalli, ha circa settecento abitanti.

Dopo aver fatto una sosta presso la chiesa di Treglia, per la celebrazione della S. Messa, con Don Paolo Vitale raggiungiamo la sede dell’incontro, che è una struttura di proprietà del Comune, già chiesa sconsacrata, adibita a sala-museo, messa a disposizione della comunità, perché da qualche anno la chiesa parrocchiale, danneggiata da eventi atmosferici, è chiusa. Come per tutte le piccole realtà delle zone interne, anche Castel di Sasso vive lo spopolamento, ma il vantaggio è quello di conoscere un po’ tutti; ci sono gruppi di famiglie, che da sempre hanno come punto di riferimento la parrocchia, riuscendo ad essere molto in sinergia, collaborando per il bene della comunità.

La parrocchia di S. Maria Assunta, sebbene poco popolata, fin dalla primavera, ha già partecipato al progetto “Una firma per unire”, con la collaborazione del Consiglio Affari Economici, di cui fa parte il referente parrocchiale Antonio Ragozzino, e del Consiglio pastorale; poi si è cimentata anche con il progetto “Uniti nel dono”. Oltre all’attività di coinvolgimento degli operatori pastorali, lo scorso 9 dicembre 2022 è stato realizzato l’incontro per la formazione al Sovvenire, curato ed animato dall’incaricato diocesano di Alife-Caiazzo.

Gli argomenti trattati, sviluppati in un PowerPoint e nella visione del video “L’ABC del Sovvenire”, partono dal senso di comunità e di appartenenza alla realtà ecclesiale, soprattutto alla luce dell’unificazione della realtà diocesana di Alife-Caiazzo in persona Episcopi con quella di Teano-Calvi e del recente affidamento a mons. Giacomo Cirulli della diocesi di Sessa Aurunca in qualità di Amministratore Apostolico. Il senso di unione, di comunione e appartenenza ad una Chiesa più grande per la quale profondere impegno e passione sono valori che il cristiano deve fare propri. Inoltre, sono stati presentati i fondamenti teologici e i valori del Sovvenire, tratti anche dal testo della Conferenza Episcopale Italiana di qualche anno fa “Sovvenire alla necessità della chiesa, corresponsabilità e partecipazione dei fedeli”: attraverso alcuni passi del Vangelo, è stata riportata l’importanza della vita condotta da Gesù e dai suoi discepoli e dalle prime comunità cristiane, da emulare come riflesso della nostra nuova comunità, per far comprendere che tutte le attività della chiesa, anche quelle del sostegno, derivano dall’interpretazione delle Sacre Scritture e quindi non bisogna mai dimenticare questi valori che vengono ribaditi e ricordati anche nell’incontro.

Poi sono state presentate le iniziative di quest’anno, proposte dall’Ufficio nazionale, collegate alle Giornate nazionali, “Una firma per unire” e “Uniti nel dono”, specificando per entrambe anche le informazioni di carattere puramente tecnico-fiscale, sia per quanto riguarda il valore della firma per la destinazione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica, sia per quanto riguarda l’erogazione liberale a sostegno dei sacerdoti con la deducibilità fiscale. Questo ovviamente attraverso delle maggiori spiegazioni che hanno potuto informare meglio tutta la comunità.

La visione del video L’ABC del Sovvenire ha portato poi alla maggiore comprensione anche della normativa da cui giuridicamente discende il rapporto tra lo Stato e la Chiesa e soprattutto di questo senso di corresponsabilità, comunione e partecipazione che deve esserci fra tutti i fedeli.

Il sacerdote Don Paolo Vitale è intervenuto, in qualità di vicario foraneo e direttore del Servizio diocesano di pastorale giovanile, precisando di come sia importante la collaborazione dei fedeli nel sostegno alla Chiesa cattolica, per poter realizzare non solo attività con i giovani, ma anche il ripristino delle chiese e la loro riapertura, attraverso le forme previste. Si attendono gli sviluppi per il prossimo anno con altre proposte, per poter meglio diffondere lo spirito di comunione e sensibilizzare maggiormente al sostegno economico alla Chiesa Cattolica.

*Incaricato diocesano del Sovvenire

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