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Koro Garcia prosegue verso Gerusalemme “grazie a Dio e agli amici che ho incontrato”. Dalla Puglia anche Rosa con lei

Il suo diario di viaggio, affidato al social Instagram è divenuto un itinerario spirituale per lei e per quanti la seguono da ogni dove. Partita da San Sebastian (Spagna), in Puglia il 24 marzo ha incontrato Rosa pure lei pellegrina

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Koro Garcia prosegue il suo pellegrinaggio verso Gerusalemme. L’abbiamo conosciuta quando ha percorso la via Francigena che passa per Alife: settantasette anni, uno zaino con 8 kg di bagagli essenziali, migliaia di chilometri nelle gambe dal giorno della partenza avvenuta l’11 novembre a San Sebastian in Spagna, e tanta fede a darle forza ma anche da condividere con tutti quelli che ha conosciuto lungo il cammino.
(L’articolo di Clarus del 20 marzo 2024).

L’età e la fatica non la fermano. Da ieri è in Albania e da lì proseguirà il suo cammino verso la Grecia e la Turchia, sperando di poter entrare in Terra Santa, qualora la situazione politica del Paese lo permetterà e non vi siano pericoli. Intanto una bella novità (desiderata da Koro) si è aggiunta al suo cammino: la presenza di Rosa, pure lei spagnola ed anche lei transitata per il Matese. Alcuni giorni dopo il passaggio di Koro, Rosa ed un’altra amica hanno sostato a Piedimonte Matese poi fatto rotta verso la Puglia, ma anche Rosa come Koro si è trovata a proseguire da sola. Sono bastate poche telefonate tra gli amici dell’alto casertano che hanno conosciuto entrambe per mettere in contatto le due pellegrine e fare in modo che si incontrassero. Dalla Puglia in poi il loro pellegrinaggio procede insieme sostenendosi nella difficoltà e godendo della bellezza dei luoghi e degli incontri.

Koro a destra; a sinistra c’è Rosa conosciuta in Puglia, anche lei diretta a Gerusalemme

Puntare a Santa Maria di Leuca, de finibus terrae: è il punto di arrivo per ogni pellegrino che poi dovrà passare il mare e ricominciare; un punto per decidere cosa fare davvero davanti alla distesa d’acqua che ti impone la domanda impetuosa sul dopo: andare davvero?  Lo scrive la stessa Koro, nel suo diario quotidiano aggiornato su Instagram (clicca), divenuto una sorta di impegno spirituale per lei e per chi la segue.
Riportiamo uno stralcio  del suo racconto prima dell’imbarco per l’Albania, augurandola ancora buon cammino verso Gerusalemme, sostenendo con la preghiera lei e Rosa, e tanti pellegrini che stanno facendo rotta verso la Terra Santa.

Santa Maria di Leuca, fine dell’Italia
Martedì 16 aprile
Tappa 158
Tricase-S.M.di Leuca Chilometri 20
Chilometri percorsi da San Sebastian-Donostia (Spagna) 2807.

La fine di cosa? Non lo so con certezza, è una sensazione di finire qualcosa iniziato, che vedevo molto lontana, praticamente impossibile. Quando sono rimasta sola, senza Katy (Koro era partita con un’amica francese che però ha trascorso con lei solo un mese) dubitavo davvero che sarei arrivata da qualche parte, e Santa Maria di Leuca non rientrava nei miei piani, anche se avevo chiaro che volevo continuare a camminare. In molti momenti è stato duro, molto duro, camminare, mangiare, aspettare che arrivasse la notte, a volte dormire in rifugi isolati in campagna, da sola…

Al dolore e alla solitudine di alcune tappe però si sostituiscono la fede, la speranza, le amicizie…

Ho avuto paura, freddo, caldo, stanchezza, sete, fame, ho vissuto di tutto, ma il pellegrinaggio è possibile. L’istinto di superare, la forza di volontà esiste, anche la mia Fede mi ha aiutato, sapendo che non ero sola, che Dio mi ha protetta, che sempre e soprattutto nei momenti di difficoltà era al mio fianco e lasciavo i problemi nelle sue mani, ed è così che sono arrivata qui. Non posso dimenticare tante persone che mi hanno fornito ogni tipo di aiuto, famiglie che mi hanno accolto nelle loro case con cene così nutrienti e deliziose, persone che mi hanno invitato a colazione, a mangiare aprendomi le porte di casa.  Tutti sconosciuti ma generosi verso una pellegrina che si reca a Gerusalemme. Non posso dimenticarvi, vi porto nel cuore e siete tutti sempre nella mia preghiera.

Poi il pensiero di Koro va a quanti la seguono su Instagram e idealmente si uniscono al suo cammino; un pensiero grato ad Amedeo, anche lui pellegrino verso Roma che ha camminato con Koro per due settimane dalla Toscana al Lazio. Il sentimento di amicizia stabilito con Rosa, unite nel cammino dal 24 aprile, la sua familia peregrina; e poi il ricordo della familia de sangre, por su apoyo total: da Sen Sebastian figli e nipoti  la seguono e la incoraggiano a camminare, avendo premura di capire, seppur la distanza faccia la sua parte, come si mettono le cose per Koro.

Il suo grazie è per “tanti amici Sacerdoti, che pregano per me ogni giorno, a tante persone credenti che mi hanno nelle loro preghiere, ai parrocchiani della Parrocchia di San Ignacio nel quartiere di Gros, semplicemente grazie, e grazie. Todos peregrinais  conmigo, a Jerusalèm, la tierra donde vivòs Jesùs. Allora andiamo in Grecia, sempre con l’aiuto di Dio.

Alcuni scatti disponibili sul profilo Ig di Koro Garcia: momenti di riposo e di incontro con quanti hanno ospitato lei e Rosa in Puglia. Il timbro apposto sulla sua Carta del Pellegrino a Santa Maria di Leuca, ultimo passaggio italiano del cammino verso Gerusalemme.

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