Ascolto, partecipazione, confronto: chiedono questo i più giovani, e fin da piccoli. Lo chiedono perché i diritti dei cittadini che scoprono tra i banchi di scuola – merito dell’Educazione civica – trovino corrispondenza nella vita, quella gestita per lo più da adulti.
Ne abbiamo parlato con gli alunni dell’Istituto comprensivo di Alife guidato dalla Dirigente Angela Faraone. Le ragioni sono legate ad una serie di esperienze che li hanno toccati da vicino nell’ultimo mese: la partecipazione al Secondo Raduno Nazionale delle Ragazze e dei Ragazzi che si è svolto a Caiazzo dal 5 al 7 marzo, il rinnovo dei Consigli Comunali dei Ragazzi ad Alife e a Sant’Angelo d’Alife che ha visto l’elezione dei sindaci Baby Jacopo Ginocchio e Marica Torres, le attività della Consulta delle ragazze e dei ragazzi che coinvolge rappresentanti di tutte le classi di tutti i plessi scolastici in decisioni che riguardano la vita della Scuola.
Tutte iniziative che rientrano nell’ambito dei percorsi di Educazione Civica che l’IC di Alife realizza, in risposta alle novità ministeriali che ne hanno fatto materia curricolare, perché lo studio si trasformi anche in esperienza di cittadinanza attiva. A coordinare l’intero percorso le insegnanti Carla De Lellis e Gilda Barbiero; mentre la responsabilità della Consulta e dei Consigli comunali (nell’ambito della stessa materia) è dei docenti Michele Caporaso e Giuseppe Natale.
“Ho deciso di candidarmi perché penso che sia un’opportunità per imparare come funziona la gestione di una comunità e di dare voce alle idee e hai bisogni dei miei compagni. Insieme ai consiglieri vogliamo contribuire a migliorare la nostra scuola e il nostro paese affinché si possa creare un ambiente inclusivo e accogliente”, così Marica Torres, sindaco Baby di Sant’Angelo racconta la sua nuova responsabilità. “L’esperienza delle votazioni e della candidatura sono state emozionanti e formative. Da un lato c’è stata la sfida di prepararmi per presentare le mie idee in modo chiaro e convincente, dall’altro lato è stato interessante interagire con i miei compagni, ascoltare le loro opinioni e fare squadra per sostenere la mia candidatura. Ho imparato molto sul processo democratico, sulla comunicazione e sull’importanza di essere un buon ascoltatore. Non è stato un momento di competizione ma di crescita e mi è piaciuto lavorare insieme per un obiettivo comune”. Ad Alife, il collega sindaco Baby, Jacopo Ginocchio, conferma la stessa volontà di partecipazione, e aggiunge: “Avere una scuola bella e un paese che offra servizi per noi alunni di oggi e per quelli di domani, è il sogno di ogni studente”: le sue parole – lui stesso lo conferma – scaturiscono dal confronto che insieme agli amici baby consiglieri hanno avuto con i nuovi amici conosciuti in occasione del Raduno nazionale di Caiazzo, dove sono giunti ragazzi da ben sette regioni d’Italia per lavorare su temi quali la Costituzione, lo Sviluppo sostenibile, la Cittadinanza digitale. “E’ stato importante parlarci, conoscerci e riflettere sulle nostre esigenze comuni, di ragazzi”. Li entusiasma far parte del Consiglio comunale dei ragazzi della loro Alife; e la consapevolezza di ricoprire un ruolo non solo simbolico alimenta in loro il desiderio di essere ancor più partecipi delle dinamiche politiche degli adulti, quelle che devono costruire il bene comune di tutti i cittadini di tutte le età.
Si fanno perciò promotori di idee e di attività che vorrebbero realizzare nella loro scuola, nel loro paese d’origine: i ragazzi di Sant’Angelo esprimono il bisogno di un Clean Day per la pulizia dei luoghi pubblici, ma la promozione di della locale festa di San Michele con iniziative dedicate ai più piccoli, per meglio conoscere le tradizioni locali. Ad Alife sognano una più sicura viabilità dei pedoni “soprattutto in uscita da scuola; ma anche la possibilità per i nostri genitori di sostare comodamente con le auto quando vengono a prenderci”. Osservano e si fanno interpreti dei bisogni collettivi, affinano il loro senso di appartenenza esprimendo con serena libertà il desiderio di una città vivibile, “in modo da non andare nei paesi limitrofi per trascorrere una piacevole serata” . Ma riflettono anche sull’eventualità di dar vita ad occasioni di formazione e di studio “come le settimane tematiche dedicate ad argomenti vicini alla nostra età”. Sono felici di aver aver partecipato in passato alla riflessione per l’ottenimento di una adeguata palestra per le attività sportive che oggi è realtà, ma pronti ad attendersi altro, del nuovo; “ma se non fosse possibile, parliamone insieme, adulti e ragazzi perché anche noi possiamo capire”.
Sul loro percorso e sulle positive provocazioni o richieste incide la proposta formativa dell’IC di appartenenza che non rinuncia a fornire stimoli e creare occasioni di confronto anche attraverso l’incontro con esperti esterni, ma più di tutto, in queste settimane si fa notare il peso dell’esperienza vissuta al Raduno nazionale che ha rafforzato in ciascuno l’idea che il presente si costruisce insieme, sommando i diritti di tutti, grandi e piccoli. L’esito? Adulti di domani felici, senza la rabbia di rivendicazioni, cittadini consapevoli e attivi, e più fiduciosi nelle Istituzioni.
