“Disertiamo il silenzio”, l’iniziativa lanciata ieri da Pax Christi contro il silenzio della Comunità internazionale nei confronti del massacro di Gaza ho trovato le Diocesi italiane pronte a rispondere.
Anche le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca aderiscono all’iniziativa di suonare le campane di tutte le chiese questa sera alle 22.00: un unico suono per rompere il silenzio dei potenti che assistono al perdurare del dramma che si consuma in Palestina: i lunghi mesi di bombardamenti, la morte degli innocenti, la fame che piegano uomini, donne e bambini sono l’unica immagine che ci restituisce una guerra che non accenna a finire, che travalica ogni comune senso di umanità.
Anche le Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca aderiscono all’iniziativa di suonare le campane di tutte le chiese questa sera alle 22.00: un unico suono per rompere il silenzio dei potenti che assistono al perdurare del dramma che si consuma in Palestina: i lunghi mesi di bombardamenti, la morte degli innocenti, la fame che piegano uomini, donne e bambini sono l’unica immagine che ci restituisce una guerra che non accenna a finire, che travalica ogni comune senso di umanità.
Il Vescovo Giacomo Cirulli, vista l’iniziativa di Pax Christi, il movimento cattolico per la pace che negli anni si è distinto anche per significative mobilitazioni capaci di coinvolgere grandi numeri, nella serata di ieri ha prontamente chiesto ai sacerdoti delle tre Diocesi dell’Alto casertano di aderire all’iniziativa ed informare i fedeli di quanto accadrà questa sera; durante la Messa celebrata ad Alife in occasione della festa di Sant’Anna il suo pensiero è andato ai luoghi della vita di Gesù, dove vissero i genitori di Maria – Gioacchino ed Anna – e dove dove si è realizzata la salvezza: “lì dove è rifiorita la pace, oggi bombe e stenti sfiniscono la popolazione”, ha sottolineato il Pastore.
L’impegno della Santa Sede per il riconoscimento della Palestina
“Una strage che pesa sulla coscienza di tutti”, le parole che nella stessa giornata di ieri sono risuonate dalle pagine di Vatican News attraverso l’editoriale di Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Prendendo spunto dall’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di voler riconoscere lo Stato di Palestina, Tornielli ricorda che la Santa Sede, già 25 anni fa, aveva siglato un primo accordo di base con l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). E, dieci anni fa, un Accordo globale con lo Stato di Palestina entrato poi in vigore nel gennaio 2016. Nel suo articolo il direttore presenta un excursus che “attesta la linearità e il realismo della posizione contenuta negli appelli degli ultimi Pontefici, nelle dichiarazioni della Santa Sede alle Nazioni Unite e negli accordi fino ad oggi siglati”. Netta, dunque la posizione della Chiesa nei confronti di quanto accade e l’auspicio che la “Conferenza internazionale di alto livello per la soluzione pacifica della questione palestinese e l’attuazione della soluzione dei due Stati”.
“Una strage che pesa sulla coscienza di tutti”, le parole che nella stessa giornata di ieri sono risuonate dalle pagine di Vatican News attraverso l’editoriale di Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Prendendo spunto dall’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di voler riconoscere lo Stato di Palestina, Tornielli ricorda che la Santa Sede, già 25 anni fa, aveva siglato un primo accordo di base con l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). E, dieci anni fa, un Accordo globale con lo Stato di Palestina entrato poi in vigore nel gennaio 2016. Nel suo articolo il direttore presenta un excursus che “attesta la linearità e il realismo della posizione contenuta negli appelli degli ultimi Pontefici, nelle dichiarazioni della Santa Sede alle Nazioni Unite e negli accordi fino ad oggi siglati”. Netta, dunque la posizione della Chiesa nei confronti di quanto accade e l’auspicio che la “Conferenza internazionale di alto livello per la soluzione pacifica della questione palestinese e l’attuazione della soluzione dei due Stati”.




















Il suono delle campane a distesa nell’Alto Casertano hanno rotto il muro del silenzio internazionale sulla tragedia di Gaza, e sono un gesto di solidarietà, umanità e di coscienza civile. È stato davvero molto emozionante sentire le campane suonare.