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Caiazzo. La Diocesi ha incontrato le famiglie “sfrattate” dall’Istituto Autonomo Case Popolari. Pronta la soluzione

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Il parroco di San Nicola del Figulis, don Giovanni Fusco, ha messo a disposizione un locale della parrocchia per l’incontro pubblico. Presenti circa 40 persone.
La Diocesi e le famiglie interessate fanno squadra per affrontare un grave disagio sociale.

La Redazione – “La Chiesa vi è vicina e si fa presente”. Con queste parole il direttore della Caritas diocesana, don Arnaldo Ricciuto, ha spiegato ai presenti il valore dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera a Caiazzo presso il sala parrocchiale di San Nicola de’ Figulis, adiacente le case popolari di via Caduti sul Lavoro.
Come già anticipato qualche giorno fa, la Diocesi di Alife-Caiazzo, tramite la Caritas, ha assunto l’impegno di tutelare 10 famiglie caiatine che hanno ricevuto notifica di sfratto dall’Istituto Autonomo Case Popolari (Iacp) di Caserta a causa di ritardi (più o meno lunghi) nei pagamento del fitto.
Si tratta di famiglie con cui la Caritas diocesana è in contatto già da tempo e in diverse circostanze ha garantito vicinanza e sostegno; ma in questo caso la Diocesi ha proposto una forma di aiuto che tenga conto di esigenze collettive, e in particolare di 10 famiglie, per essere squadra e perchè la carità è prima di tutto condivisione.

Caiazzo_Caritas-istituto-autonomo-case-popolari_Valentino-Di-CerboIl Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, il Direttore della Caritas don Arnaldo Ricciuto e l’avvocato Ciro Ferrucci in qualità di consulente legale della Diocesi, nell’incontro pubblico di ieri sera, hanno comunicato la volontà di incontrare la dirigenza dell’Iacp al fine di individuare la soluzione migliore e più vantaggiosa per entrambe le parti. Ma nell’ottica della condivisione e della partecipazione, è stato chiesto ai presenti di far parte di questa delegazione (almeno a 2-3 persone in rappresentanza dell’intero gruppo di famiglie) che si recherà a Caserta non appena possibile.
Il procedimento di risoluzione del contratto di locazione sarebbe un problema sociale che aggraverebbe ulteriormente la condizione di quelle famiglie che con difficoltà affrontano il peso quotidiano di “andare avanti”, ma la speranza e l’ottimismo che muove la Caritas diocesana si sta facendo strada dal momento che – come è stato comunicato ai presenti – esistono termini di legge per prendere tempo sulla questione e affrontare con le dovute competenze il problema.
Il servizio che oggi offre la Caritas diocesana con uno sportello aperto presso l’episcopio caiatino una volta a settimana, presto sarà affiancato da quello offerto gratuitamente dal Centro diocesano per la famiglia “Mons. Angelo Campagna” già presente a Piedimonte Matese che mette a disposizione le competenze e la professionalità di medici, psicologi e avvocati per quanti chiedono aiuto e suggerimenti.
La carità non conosce linguaggi se non quello dell’amore; nessun compromesso, nessuna richiesta “in cambio di”, ma solo un appello viene dalla Caritas diocesana: essere uniti, essere famiglia, guardarsi intorno, guardare al vicino di casa, asciugare una lacrima, scambiare una parola in più, condividere un pasto. Basta poco per fare molto, il resto è provvidenza!

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