Home Chiesa e Diocesi Gli alifani e San Sisto, un legame di fede senza tempo

Gli alifani e San Sisto, un legame di fede senza tempo

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Ieri sera ad Alife la traslazione delle reliquie dalla Cattedrale alla cripta. Suggestione, emozione e fede tra la gente

Alife reliquie di San-SistoLa Redazione – Dopo la messa vespertina, l’urna contenente le reliquie di San Sisto, patrono della città di Alife e della Diocesi, è stata portata a braccio dai membri del comitato festa fino all’altare maggiore mentre la schola e il popolo hanno accompagnato la processione con il canto.
Poi la recita della novena e il trasferimento della pesante urna in marmo nella cripta, luogo dove nel 1716 il vescovo Porfirio scese e rinvenne tra le macerie e in un ambiente ormai dismesso e  abbandonato, le spoglie mortali di San Sisto I, papa e martire, che il Conte Rainulfo aveva chiesto e ottenuto per la sua città dall’antipapa Anacleto nel 1119.
Ha esortato alla preghiera il parroco don Cesare Tescione, a “chiedere oggi, come in altri tempi, un miracolo a San Sisto” confidando nella potente intercessione dei santi presso Dio.
Visibilmente emozionati gli alifani partecipi di un momento unico per la storia cittadina: ieri sera la religiosità popolare si è manifestata nella sua essenza, in maniera autentica, rispettosa, discreta palesando i segni di una fede che attraverso San Sisto lega la popolazione a Cristo, al valore autentico del servizio, del martirio, appassionati e partecipi di una comunità in cammino.
Non c’erano le folle di agosto, quelle delle luminarie e dei fuochi d’artificio, ma gli alifani della ferialità, della giornata vissuta in ascolto del vangelo davanti alla mensa eucaristica: il clima di raccoglimento che si è generato ha permesso la preghiera ininterrotta fino alla mezzanotte; dapprima il canto popolare, quello delle più antiche tradizioni, e poi un momento di spiritualità che ha coniugato ricerca storica e riflessione sulla misericordia, secondo lo stile del papa e del martire Sisto.
Questa sera alle 19.00 sarà Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo di Alife-Caiazzo a celebrare la messa; a lui si uniranno diversi sacerdoti diocesani.
Al termine della celebrazione seguirà la processione con l’urna per le strade cittadine dove già dall’alba fervono i preparativi per le tradizionali infiorate che abbelliranno il percorso del Santo.
Durante il pomeriggio in Cattedrale sarà possibile reperire la cartolina con annullo filatelico stampata per la ricorrenza di questo centenario.

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