Attori e pubblico protagonisti della scena. Via ogni palcoscenico, perché San Sisto e il suo miracolo è tra la gente
La Redazione – Prove e allestimenti sono alla fase finale per la presentazione dell’opera teatrale in 3 atti Traslazione di San Sisto I, papa e martire, che andrà in scena domani sera alle 22.00 presso la Cappella di San Sisto fuori le mura.
Sono trascorsi 30 anni dalla prima rappresentazione di quel testo, opera di anonimo, rinvenuto nell’archivio della Cattedrale; poi quest’anno – in occasione del III centenario del ritrovamento del corpo di San Sisto – la volontà di riallestire quel faticoso lavoro che allora come oggi, coinvolse un gran numero tra attori e comparse.
Questa volta una significativa novità, sia per chi recita, sia per chi starà a guardare: la quarta parete, quel muro che idealmente divide attori e pubblico viene completamente meno. Protagonisti e comparse, via dal palcoscenico, sfondano il limite che solitamente separa i due mondi (quello reale e quello scenico) per essere, insieme al pubblico, partecipi di un grande evento, l’arrivo in città del corpo di San Sisto I.
E come non immaginare un simile teatro, una simile idea, quando si parla del Santo Patrono così caro agli alifani, così caro alle persone che metteranno in scena lo spettacolo in cui storia, dramma, fede, ironia si fondono in maniera necessaria e unica! Ed è grazie all’originale scenografia, ideata e realizzata da Franco Panella che si compirà il movimento degli attori, il coinvolgimento degli spettatori, la fusione di emozione e partecipazione di tutti.
La regia dello spettacolo è affidata all’attore alifano Emilio Salvatore, volto noto dei più noti palcoscenici di Napoli; in questo caso esperienza e sentimento si uniscono a fare la differenza e guidare un’opera che nessuna comunità parrocchiale del territorio custodisce.
Musiche originali e registrazioni audio a cura di Daniele Cirioli; l’intero coordinamento e l’ organizzazione sono a cura di Aldo Amodeo, entrambi con responsabilità parrocchiali tanto da essere riusciti a coinvolgere un buon numero di partecipanti tra i membri della schola cantorum, dell’Azione Cattolica, della Caritas e amici interessati a questa avventura realizzata per l’intera comunità di Alife.
La festa di San Sisto, quest’anno rinnovata in alcun suoi aspetti per la ricorrenza del centenario – come la partecipazione del Vescovo all’intero novenario e la presenza del Card. Beniamino Stella (Prefetto per la Congregazione per il Clero) il 10 agosto – rivela la volontà della Parrocchia Santa Maria Assunta di tenere acceso il legame con San Sisto, oltre i limiti del tempo e farne dono alle generazioni più giovani coinvolgendole nel racconto di una storia che quasi 1000 anni fa cambiava per sempre il volto di Alife e dei borghi limitrofi.
A chi ne ha solo sentito parlare, a chi non ricorda esattamente com’è andata, a chi è solo curioso di sapere cosa accadrà…conviene che sia presente.
A chi sa già tutto di quella mula e del miracolo che essa recava, conviene esserci lo stesso.
Spettacolo garantito.