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Piedimonte Matese. Vita e opere di Gioacchino Toma nel libro di Alberico Bojano

Il libro sarà presentato il 4 gennaio alle 18.00, nella Sala Minerva dell'Associazione Storica del Medio Volturno a Piedimonte Matese

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O Roma o morte (1863)

Un’opera dedicata a Gioacchino Toma, pittore di origini pugliesi vissuto tra Piedimonte e San Gregorio Matese, verrà presentato nella Sala Minerva dell’Associazione Storica del Medio Volturno il 4 gennaio alle 18.00.
Titolo del libro, scritto da Alberico Bojano, è Gioacchino Toma – sorvegliato politico tra artisti, sotterfugi e nobiltà, uno studio che prende forma in 12 capitoli corredati da note, indici e più di 70 immagini che raffigurano quadri del pittore, sia di collezioni private che esposti nei musei italiani, ma anche antiche fotografie e documenti d’epoca, i quali ripercorrono la vicenda umana e artistica del pittore. A metà tra il saggio storico e il libro d’arte, il volume si focalizza in particolare su 50 opere circa, molte delle quali ignote e realizzate nei due centri del Matese.
Nel corso della serata, l’autore sarà protagonista di un dialogo con Ranieri Gaetani d’Aragnona, studioso di storia antica, e il presidente dell’Associazione Storica del Medio Volturno, Pasquale Simonelli.

Cenni su Gioacchino Toma
Nato a Galatina, arrestato a Napoli, confinato. Affinò la sua capacità pittorica, che lo ha reso uno dei più grandi artisti dell’Ottocento italiano. Ma sempre restò traccia nei suoi lavori del soggiorno matesino. Qui ebbe incarichi di lavori da Achille Del Giudice, Antonio e Raffaele Gaetani, le famiglie Egg e Visco. Ma fu soprattutto legato d’amicizia con Beniamino e Valentino Caso.

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