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Covid19. Il Decreto della Diocesi di Alife-Caiazzo. 1 e 2 novembre sospese le messe nei Cimiteri

Alcune novità e altre conferme circa le celebrazioni liturgiche e lo svolgimento delle attività pastorali

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Un Decreto per la Diocesi di Alife-Caiazzo che ricorda alcune disposizioni in corso e in alcuni casi evidenzia alcuni nuove attenzioni da porre nelle attività pastorali e nelle funzioni liturgiche in questa nuova fase dell’epidemia da Covid-19 (SCARICA IL DECRETO).
Le norme, a firma del Vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, ammistratore apostolico, e del cancelliere Mons. Alfonso Caso, prendono in esame alcuni aspetti pratici della vita ecclesiale: tra le novità, la sospensione delle messe ai cimiteri in occasione del 1 e 2 novembre così come molte Diocesi italiane stanno decidendo in questi giorni: il rischio di assembramenti e il mancato controllo dei grandi numeri di fedeli in questi luoghi sacri comporterebbe un grave rischio di contagio. Ma per venire incontro alle esigenze dei fedeli, già da qualche giorno la Penitenzieria apostolica ha predisposto un Documento che indica come è possibile lucrare l’indulgenza in questa circostanza e come è possibile elevare preghiere per l’anima dei defunti anche se impossibilitati a frequentare i camposanti (leggi il Documento).
Altra novità per la Diocesi di Alife-Caiazzo riguarda la festa di Santo Stefano Menicillo, patrono diocesano: quest’anno a Caiazzo non sarà ammessa la presenza dell’itnero clero di Alife-Caiazzo, ma sarà la presenza del Vescovo a garantire l’unità della Chiesa locale.

“L’impegno di tutti, sacerdoti, collaboratori parrocchiali, fedeli – si legge nella nota pubblicata – ha fatto sì che fino ad ora lo svolgimento delle celebrazioni e di altri momenti pastorali potesse avvenire garantendo serenità e fiducia in quanti vi hanno preso parte: si conferma pertanto l’invito a non vanificare questo sacrificio e a far sì che gli incontri restino occasioni di comunione e di sostegno reciproco”.
A tal proposito non sono sospese le attività di catechesi per bambini, giovani e adulti, ma il forte appello è quello di garantire spazi consoni; qualora vi fossero difficoltà a svolgere in sicurezza gli incontri si dovrà ricorrere a momenti “da remoto”.
Nel Decreto non vi è alcun riferimento alle celebrazioni delle Messe che rimangono invariate purchè continui ad essere rispettato – come avvenuto fino ad ora – il numero limite di fedeli consentiti nelle chiese e l’assoluto rispetto di norme igieniche e di distanziamento.

Tutti i materiali utili
1. DPCM del 24 ottobre 2020
2. Decreto della Penitenzieria Apostolica
3. Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori
4. Decreto vescovile n.7/2020 per la ripresa delle attività parrocchiali (maggio 2020)

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